Pitti Uomo: sostenibilità e internazionalizzazione

Sostenibilità e internazionalizzazione al centro della 97esima edizione di Pitti Uomo il salone fiorentino dedicato alla moda uomo che è in scena dal 7 al 10 gennaio
pitti uomo

Sostenibilità e internazionalizzazione al centro della 97esima edizione di Pitti Uomo il salone fiorentino dedicato alla moda uomo che è in scena dal 7 al 10 gennaio.

Il presidente di Confindustria Moda, Claudio Marenzi, intervenuto alla cerimonia di apertura di Pitti a Palazzo Vecchio ha parlato di “Industria 4.Verde, una 4.0 specifica per la sostenibilità”. Rivolgendosi al governo, il patron di Herno ha chiesto “un’attenzione specifica di incentivi, di politiche a sostegno dell’innovazione, già previste in parte con Industria 4.0”.

Studi autorevoli evidenziano ciò che accadrà nel giro di cinque anni: i maggiori department store del mondo sceglieranno sulla base delle certificazioni ambientali, almeno la metà dei loro fornitori, mentre i due terzi dei consumatori mondiali sono disposti a pagare un premio del 10% in termini di prezzo per prodotti sostenibili, a parità di qualità e stile. Gli stessi studi specificano che nei prossimi dieci anni più del 90% delle imprese investiranno in sostenibilità.

Una prima risposta è arrivata dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha lanciato un “patto fra sindaci e imprenditori della moda sulla crescita sostenibile”. “La moda ha saputo raccogliere prima di altri la sfida dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, anche in politica le città prima di altri hanno capito quanto sia decisivo sposare il progetto dello sviluppo sostenibile”.

Sul tema della responsabilità ambientale è intervenuto anche Carlo d’Inghilterra, nella veste di patrono di ‘Campaign for Wool‘. Il principe di Galles ha ribadito in un messaggio di saluto all’apertura del salone come “i materiali naturali, non provenienti da combustibili fossili, non infiammabili e naturalmente biodegradabili, abbiano un ruolo importante da giocare nell’enorme sfida del cambiamento climatico”.

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“Soltanto la lana fornisce rassicurazione finale di vera sostenibilità”, ha affermato il principe. “La mia speranza è che tutte le nazioni che producono lana sviluppino uno spirito di cooperazione per produrre questa fibra pratica e straordinariamente versatile”.

Il presidente di ICE, Carlo Maria Ferro, ha affrontato il nodo dell’internazionalizzazione. L’ICE – ha ricordato –  “supporta ed è partner di Pitti dal 2014 con un investimento complessivo nell’ordine del 13 milioni di euro: questa è l’edizione in cui l’investimento è il più importante nella storia della nostra collaborazione. Lo facciamo con un focus importante sull’internazionalizzazione, ci sono quest’anno 200 buyer e 160 giornalisti da 4 continenti, e lo facciamo con un’attenzione sinergica con gli altri grandi eventi della moda italiana. Cresce anche il supporto di ICE nei riguardi del settore complessivo della moda: nel 2019 gli stanziamenti per il settore sono aumentati in percentuale a due cifre e hanno raggiunto i 31 milioni di euro.[:]

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