77esima Mostra del Cinema di Venezia: Pietro Castellitto debutta con I predatori

Pietro Castellitto si prepara a fare conoscere la sua opera prima alla 77esima Mostra del Cinema di Venezia, debutta alla regia con I predatori, da lui anche scritto e interpretato, in Concorso in Orizzonti
M.Giulia De Santis Pietro Castellitto credit Matteo Vieille
M.Giulia De Santis Pietro Castellitto credit Matteo Vieille

Pietro Castellitto si prepara a fare conoscere la sua opera prima alla 77esima Mostra del Cinema di Venezia, debutta alla regia con I predatori, da lui anche scritto e interpretato, in Concorso in Orizzonti.

Pietro Castellitto credit Matteo Vieille
Pietro Castellitto credit Matteo Vieille

La sua opera prima era attesa in sala nella primavera del 2020 e ora (dal 2 al 12 settembre 2020) con la Mostra del Cinema avrà la giusta vetrina.

I predatori, da come si legge nelle note ufficiali, racconta di due famiglie ai poli opposti della società in una Roma caotica e forse anche stanca. La sinossi rilasciata spiega:

“è mattina presto, il mare di Ostia è calmo. Un uomo bussa a casa di una signora: le venderà un orologio. È sempre mattina presto quando, qualche giorno dopo, un giovane assistente di filosofia verrà lasciato fuori dal gruppo scelto per la riesumazione del corpo di Nietzsche. Due torti subiti. Due famiglie apparentemente incompatibili: i Pavone e i Vismara. Borghese e intellettuale la prima, proletaria e fascista la seconda. Nuclei opposti che condividono la stessa giungla, Roma. Un banale incidente farà collidere quei due poli. E la follia di un ragazzo di 25 anni scoprirà le carte per rivelare che tutti hanno un segreto e nessuno è ciò che sembra. E che siamo tutti predatori”.

Pietro Castellitto, nell’apprendere della selezione del suo film alla Mostra del Cinema, ha dichiarato:

sono profondamente felice che il mio film venga presentato nella sezione Orizzonti. Lo sconquasso della pandemia ha distrutto molte certezze aprendo le porte a un nuovo scontro fra culture e visioni del mondo, premessa fondamentale per qualsiasi era artistica. C’è un che di bellico in quest’alba veneziana e farne parte è motivo di orgoglio. Ringrazio Alberto Barbera e tutti i selezionatori per la fiducia data. Spero di esserne all’altezza

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