Alla scoperta del fondatore della scuola d’arte “La Bottega dell’Arcimboldo”.
Passione e rigore formale, apprendimento tecnico, e capacità espressive, era questo che si insegnava nelle botteghe d’arte del Rinascimento, in un connubio perfetto tra conoscenza artigiana e capacità artistica. Domenico Mileto, maestro d’arte, pittore affermato e dalle prestigiose committenze, ha sempre guardato all’arte rinascimentale con grande ammirazione. Ed è proprio dall’esperienza delle botteghe che si è ispirato quando ha fondato la sua scuola d’arte, che ha festeggiato il 15° anno di attività. Siamo nati come bottega, perché sentivamo il dovere di tramandare quel patrimonio di conoscenza dal valore inestimabile, che sono le tecniche pittoriche rinascimentali e neoclassiche, spiega Mileto, parlando con nonchalance, di un obbiettivo che rappresenta uno sforzo organizzativo davvero ciclopico. Testimonianza tangibile, sono gli allievi che dopo aver frequentato la nostra scuola, sono riusciti a realizzare il loro sogno, facendo della loro arte un mestiere. Una scuola come percorso di vita, come crescita spirituale, volta a mete che seppur forgiate con pragmatismo e rigore, trascende le logiche materialistiche del quotidiano. In effetti in un prodigioso processo spirituale-alchimico, la meta accademica della nostra “Bottega”, è quella di tirar fuori le abilità già latenti in ogni essere umano. In questo risiede l’enorme valore di una scuola. Usare processi strutturali, sperimentati e organizzati per riproporli attraverso un metodo collaudato e funzionale. Questo invero, accadeva nelle antiche botteghe rinascimentali, e questo viene riproposto con profondo amore e passione, nella nostra accademia.