BRAFA 2023: un universo infinito da scoprire

BRAFA aprirà le sue porte questo fine settimana, dal 29 gennaio al 5 febbraio 2023, all’Expo di Bruxelles.

Gli arredi racconteranno la storia dell’Art Nouveau, tema scelto per questa 68a edizione, in un allestimento curato da Volume Architecture, che quest’anno festeggia i 20 anni di collaborazione con BRAFA.

La fiera è rinomata per la vasta gamma di categorie artistiche che presenta ai collezionisti e agli amanti dell’arte di tutta Europa e non solo. Quest’anno, ancora una volta, saranno esposte più di 10.000 opere d’arte, dall’antichità ai giorni nostri.

Tredici nuove gallerie si uniranno agli abituali espositori della fiera. Ognuna delle 130 gallerie partecipanti esporrà i propri oggetti più belli, sapientemente disposti su stand che si contendono originalità ed eleganza. Un vero viaggio di scoperta!

Di seguito, abbiamo selezionato alcune opere d’arte eccezionali tra le diverse categorie.

Cosa scoprire a BRAFA 2023

Una delle opere chiave di questa edizione è senza dubbio il dipinto di Jacob Jordaens intitolato “Studio di un evangelista”, risalente al XVII secolo. I collezionisti possono trovare l’opera dell’artista, paragonabile a un bozzetto in mostra al Rijksmuseum di Amsterdam, presso lo stand 4 di Klaas Muller (BE).

Klaas Muller: Jacob Jordaens (Antwerp, 1593-1678), Study of an Evangelist (1), 17th century. Oil on canvas, 65 x 49 cm. Evangelist looking to the left (2), exhibited at the Rijksmuseum in Amsterdam

 

Jacob Jordaens, insieme a Pieter Paul Rubens e Antoon van Dyck, è stato uno dei “tre maestri” della pittura fiamminga del XVII secolo. Jordaens, fortemente influenzato da Rubens, sviluppò tuttavia uno stile tutto suo: realistico da un lato, con uno stile caravaggesco, monumentale ed espressivo dall’altro.

Nella scultura classica, Desmet Gallery (BE), situata allo stand 31, esporrà un bellissimo busto di Luigi Valadier la cui opera in bronzo è eccezionale.

Desmet Gallery: (Att) Luigi Valadier (1726 – 1785), Emperor Caracalla, Rome, last quarter 18th century. Bronze, dark greenish patina on a Giallo di Siena base

Discendente da una dinastia di orafi, fu uno scultore molto apprezzato dalle famiglie influenti di Roma. Tra i suoi clienti c’erano papa Pio VI e l’arciduca Ferdinando d’Austria. Ha anche ricevuto commissioni da chiese di tutto il mondo.

Tra le opere tribali in mostra, i visitatori potranno scoprire una notevole statuetta allo stand 7 di Dalton Somaré (IT). La galleria milanese presenterà una scultura perfettamente geometrica. Questo è un primo e classico esempio di figura di guardiano Kota, che si distingue dal corpus dei reliquiari Obamba per la precisione della sua fabbricazione.

Dalton Somaré: Tutelary figure, Mbulu-Ngulu Kota Obamba, Gabon, 19th century. Wood, copper, brass H 57 cm

Il volto è una netta ellisse tagliata da due larghe fasce di ottone, che conferiscono alla figura un’espressione severa e sognante. Oltre al suo impeccabile pedigree, questa scultura può essere considerata uno degli esempi più espressivi e puri di questo stile.

Altrettanto imperdibile un eccezionale servizio in vermeil de Paris di Abel-Etienne Giroux e Charles-Salomon Mahler allo stand 42 di Bernard De Leye (BE), in stile Impero d’epoca, appartenuto alle famiglie Aligre-de Pomereu.

Bernard De Leye: Service in vermeil de Paris, Empire style, early 19th century

Si compone di 36 piatti piani, 8 coppette quadrate, un grande servizio di posate composto da 234 pezzi di posate da servizio e una brocca e catino completato da due coppie di refrigeratori di Marc Jacquart nello stesso stile e della stessa epoca, e un grande secchiello da vino di Martin-Guillaume Biennais al servizio di Nicolas Pavlovitch Romanov, futuro zar.

Completano il servizio una teiera e una coppia di candelabri a cinque bracci di Martin-Guillaume Biennais, oltre a un vino nef, quest’ultimo appartenuto al Granduca Mikhael Pavlovich, fratello dello zar. Un insieme molto raro e omogeneo.

Jean Lemaire (BE), che occuperà lo stand 44, presenterà un superbo servizio in porcellana cinese, composto da cinquanta piatti (40 piatti, 4 piatti, 3 tazze…) risalenti al XVIII secolo, con stemmi di grandi famiglie europee tra cui quelle di Federico II di Prussia (1755) e di Luigi XV.

Röbbig München permetterà agli amanti delle porcellane di Meissen di ammirare (stand 50) una coppia di grandi leoni, montati su bronzo dorato (Parigi, periodo Luigi XV, 1750 circa), di Johann Joachim Kaendler (1706-1775) del 1748, oltre a un set di quattro applique in porcellana di Christophe Jünger (1736-177), Vienna, 1750-60 circa.

Simon Studer Art SA: Joan Miró (1893-1983), Little Girls Intrigued by the Flight of a Bird Skipping, 1942, 60 x 50 cm

Simon Studer Art SA (CH), stand 57, con sede a Ginevra e specializzata in arte impressionista, moderna e contemporanea, presenterà un acquerello su carta firmato da Joan Miró. Datato 2 maggio 1942, appartiene all’ultimo periodo di produzione dell’artista a Palma di Maiorca, prima del suo ritorno nella nativa Barcellona.

Il clima politico europeo ha avuto un impatto significativo sulle sue opere, popolate da mostri e figure smarrite. Tuttavia, la presenza di queste creature inquietanti è talvolta interrotta dall’apparizione del mondo spensierato dell’infanzia, che gli è stato indubbiamente ricordato dalla figlia Maria Dolors, che all’epoca aveva 12 anni.

È il caso di quest’opera, dove osserviamo bambine che giocano con una corda per saltare, gli occhi alzati verso l’uccello che vola sopra di loro. Le tre figure sono individualizzate, ciascuna con le proprie caratteristiche distintive.

Oltre alle famose stelle di Miró, la composizione è animata da vari spruzzi di colori vivaci, che ricordano la gioia e la vivacità dell’infanzia.

Sempre nello stesso stand potremo osservare un’opera di qualità museale di Johann Heinrich Füssli, detto anche Fuseli (1741 – 1825), Lady Constance, Arthur e il conte di Salisbury (da Shakespeare, King John, III, I) 1825. Olio su tela 189 x 143 cm

Per quanto riguarda l’arte belga, lo stand (110) della Samuel Vanhoegaerden Gallery (BE) sarà interamente dedicato a uno dei maggiori artisti del movimento CoBrA, Pierre Alechinsky.

Saranno esposte circa 30 opere, dagli anni ’60 ad oggi. Il fulcro dello stand, e una delle opere più importanti dell’artista, è “L’or du rien”, presentato per la prima volta alla 36a Biennale di Venezia nel 1972. È la prima volta in 25 anni che un’opera di queste dimensioni importanza viene presentata in una galleria.

Samuel Vanhoegaerden: Pierre Alechinsky (Brussels, 1927), L’or du rien, 1967-1968. Acrylic on paper mounted on canvas, with a predella in Indian ink, 210 x 295 cm

Altre gallerie presenti a BRAFA proporranno opere di Pierre Alechinsky: Harold t’Kint de Roodenbeke (BE), stand 32, con 10 opere datate dal 1950 al 1970, ma anche DIE GALERIE (DE), stand 78, la Maurice Verbaet Gallery( BE), stand 13, Galerie Boulakia (UK), stand 47, Galerie Jamar (BE), stand 91, Galerie Seghers (BE), stand 121, Rodolphe Janssen (BE), stand 36 e Galeries AB-BA (FR), stand 73.

Nella sezione design che ospiterà una decina di gallerie, Gokelaere & Robinson (BE/FR), stand 35, esporrà un meraviglioso paravento creato nel 1953 dal designer italiano Piero Fornasetti. Il designer è stato fortemente ispirato dall’Art Nouveau e ha posto l’ornamento al centro delle sue creazioni.

 

 

Gokelaere & Robinson: Piero Fornasetti (Italy, 1913-1988), “Uccelli” screen, 1953. Hand-painted wood, brass 207 x 200 x 3 cm

Le linee sinuose, i disegni delicati e la rappresentazione trompe-l’oeil di pannellature con motivi architettonici conferiscono a questo paravento un aspetto raffinato e decorativo, qualità essenziale delle produzioni artistiche Liberty. La decorazione naturalistica di questo pezzo, con rappresentazioni di uccelli e motivi floreali, evoca anche gli arazzi inglesi del movimento Arts and Crafts.

Nella stessa sezione, un nuovo espositore, Galerie Pascal Cuisinier (FR), stand 92, espone una notevole scrivania, di Joseph-André Motte (Saint-Bonnet 1925-1990 Parigi), del 1962, in palissandro Rio, pelle e metallo cromato. Un’altra opera emblematica, nello stesso stand, è una lampada da parete a doppio pendolo di Robert Mathieu, 1955, in metallo laccato nero e giallo e metallo lucido.

Da non perdere a BRAFA:

lo stand 76 della galleria Morentz (NL) che si articola su entrambi i lati di una scala a chiocciola rossa di Georges Ferran, realizzata per Axe, in schiuma di poliestere, acciaio e lacca, Francia, 1971.

Nel campo dell’arte contemporanea, la Nosbaum Reding Gallery (LU/BE), stand 16, presenterà un’opera monumentale di Damien Roubaix ispirata al capolavoro di Pablo Picasso Guernica, che denuncia le atrocità della guerra e del fascismo utilizzando l’esempio dei bombardamenti del villaggio di Guernica.

Nosbaum Reding: Damien Deroubaix,(Lille, 1972), Garage days re-re-visited, 2019. Engraved wood and ink 243 x 776 x 1 cm. Unique piece

Nosbaum Reding: Damien Deroubaix,(Lille, 1972), Garage days re-re-visited, 2019. Engraved wood and ink 243 x 776 x 1 cm. Unique piece

Nel 1955 viene realizzata una prima reinterpretazione dell’opera: un arazzo tessuto da Jacqueline de la Baume-Dürrbach, acquisito dai Rockefeller e attualmente esposto presso la sede delle Nazioni Unite a New York.

Seguirono altre due versioni: quella del 1976, acquisita dal Musée Unterlinden di Colmar, e quella del 1985, acquisita dal Musée d’Art Moderne di Gunma. Deroubaix ha scoperto da adolescente l’arazzo conservato a Colmar. Questo pezzo rimarrà una delle sue fonti di ispirazione artistica e segnerà gran parte del suo lavoro.

BRAFA accoglierà per la prima volta quest’anno, nella sezione gioielli, la galleria olandese VKD Jewels (NL), stand 109, che proporrà un raro bracciale di René Kern in oro giallo e bianco 18 carati. La criniera del cavallo è composta da ciocche d’oro e diamanti, mentre la fronte è scolpita in lapislazzuli. Germania, circa 1960.

VKD Jewels: René Kern, bracelet of gold, lapis lazuli and diamonds. Germany 1960

Con sede a Düsseldorf, René Kern era l’indirizzo glamour per gioielli eccezionali negli anni ’60 e ’70. I suoi clienti includevano giganti industriali tedeschi, nonché lo scià di Persia e il re Hassan del Marocco.

Informazioni pratiche:

BRAFA si terrà da domenica 29 gennaio a domenica 5 febbraio 2023 presso Brussels Expo nei padiglioni 3 e 4. La fiera sarà aperta tutti i giorni dalle 11:00 alle 19:00, con apertura notturna fino alle 22:00 di giovedì 2 febbraio

Ogni giorno alle 16:00, BRAFA invita gli ospiti allo stand della King Baudouin Foundation (#131) per i BRAFA Art Talks.

Il programma completo può essere consultato qui: Brafa Art Talks | Fiera d’arte di Brafa

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