Il prossimo 30 gennaio a Barcellona si inaugura a CASA SEAT “La Superficie Absoluta”, una mostra che mette a confronto le tematiche artistiche e autoriali promosse da HoperAperta con il design industriale di CUPRA.
Un percorso che esplora il ruolo della superficie nel trasmettere esperienze sensoriali che ispirano il marchio CUPRA per i suoi progetti.
Lo spazio inaugurato nel 2020 dal Gruppo SEAT nel cuore di Barcellona in Paseo de Gracia,109, sceglie di aprire l’anno con “La Superficie Absoluta”, una mostra ambiziosa che mette due linguaggi a confronto: quello artistico e autoriale prodotto da HoperAperta e quello del design industriale del Centro Ricerche Cupra. Un progetto ideato come un percorso a due voci, dove l’arte e il disegno industriale convivono, in cui si esplorano le potenzialità performative della superficie, le sue capacità di trasmettere esperienze sensoriali.
Il percorso proposto, che attraversa tre piani dell’edificio, esplora la trasformazione della superficie da attributi solidi a liquidi, da cui il marchio CUPRA trae ispirazione per i suoi progetti. In questo modo, venti opere di diversi formati e linguaggi sono messe in relazione con alcuni pezzi creati dal team di progettazione del marchio automobilistico per mostrare il rapporto tra arte e design industriale.
L’ Arte Contemporanea di HoperAperta
CASA SEAT ha affidato la realizzazione della parte artistica della mostra a Patrizia Catalano e Maurizio Barberis curatori di HoperAperta, la piattaforma culturale lanciata ad aprile 2019 in occasione della Milano Design Week, dedicata alle arti applicate contemporanee vissute come sintesi di design, architettura e arti visive.
HoperAperta ha contribuito con opere di diversi autori, architetti e artisti, che esplorano il tema della superficie con linguaggi eterogenei. Nelle intenzioni di HoperAperta ogni autore e ogni opera in mostra porta un contributo originale all’esposizione, offrendo un’interessante rappresentazione della produzione artistica attuale.
In mostra per HoperAperta: Analogia Project, Maurizio Barberis, Armando Bruno e Alberto Torres, Alfonso Femia, Cristina Fiorenza, Duccio Grassi, Tiziano Guardini, Mariano Martín, Alessandro Melis e Liyth Musallam, Aldo Parisotto e Palmalisa Zantedeschi, Matteo Pellegrino, Steve Piccolo, Davide Valoppi, Carmelo Zappulla.
I codici di progettazione del futuro di CUPRA
Il team di CUPRA Design propone al visitatore un’esperienza unica, mostrando elementi come tessuti, prototipi e campioni di colore che fanno parte del processo creativo dei designer. La migliore esperienza d’uso dei veicoli CUPRA è data dalla funzionalità e dall’esperienza sensoriale. Come spiega Francesca Sangalli, responsabile Color&Trim di SEAT e CUPRA:
L’intento di questa mostra è quello di cercare un territorio comune tra arte e design. La ricerca che sta alla base della definizione dei codici di progettazione CUPRA non solo è utile e necessaria, ma può anche diventare attraente per creare un legame emotivo tra marchio e utente
I pezzi di CUPRA sono divisi in due spazi: CORE e FLUID. Nella zona CORE, che si riferisce al solido, il team di CUPRA Design studia modi progressivi per ridefinire l’autenticità attraverso processi innovativi, materiali sostenibili e tecnologie digitali.
La zona FLUID si concentra sul ruolo delle superfici per evidenziare la muscolarità, le superfici scultoreamente tese, la pelle attraente, attributi che invitano all’esplorazione del tatto. In questo contesto in cui la superficie è protagonista assoluta, la luce definisce la nuova dimensione del design CUPRA che dimostra come gli attributi immateriali possano essere più potenti ed espressivi delle cose fisiche.
Su superfici e materiali neutri e non cromatici, il team di CUPRA Design aggiunge uno strato di vibrante luce cromatica digitale. Colore intenso, movimento e luce digitale diventano nuovi elementi di design che creano un’aura digitale coinvolgente.
La mostra potrà essere visitata gratuitamente dal 30 gennaio durante gli orari di apertura dello spazio, che offrirà anche visite guidate gratuite su prenotazione.
