Cattelan all’HangarBicocca con la personale Breath Ghosts Blind

L’inedito progetto site-specific mette in discussione il sistema di valori attuale, tra riferimenti simbolici che appartengono all’immaginario collettivo

“Breath Ghosts Blind” la mostra personale di Maurizio Cattelan, uno degli artisti più noti al mondo, è ancora visitabile fino al 20 febbraio presso gli spazi di Pirelli HangarBicocca a Milano.

Se ancora non avete avuto modo di visitare l’installazione vi consigliamo di non perderla e di  immergervi nella realtà di questa esposizione che Cattelan, attraverso la sua pratica nel corso della trentennale carriera artistica, ha messo in scena.

Le sue opere sottolineano i paradossi della società e riflettono su scenari politici e culturali con profondità e acume. Facendo uso di immagini iconiche e di un pungente linguaggio visivo, i suoi lavori suscitano spesso accesi dibattiti favorendo un senso di partecipazione collettiva.

Nel concepire opere a partire da immagini che attingono a momenti, eventi storici, figure o simboli della società contemporanea – evocata a volte anche nei suoi aspetti più disturbanti o traumatici – Cattelan invita lo spettatore a cambiare punto di vista e a riconoscere la complessità e l’ambiguità del reale.

La mostra offre una visione della storia collettiva e personale attraverso una rappresentazione simbolica del ciclo della vita.
Nel coniugare nuove opere con la riconfigurazione di un lavoro storico, la mostra si sviluppa in una sequenza di atti distinti che affrontano temi e concetti esistenziali come la fragilità della vita, la memoria e il senso di perdita individuale e comunitario.

L’inedito progetto site-specific mette in discussione il sistema di valori attuale, tra riferimenti simbolici che appartengono all’immaginario collettivo.

Suoi progetti e mostre monografiche sono state presentate in istituzioni di rilievo internazionale, tra cui Blenheim Palace, Oxfordshire (2019); Monnaie de Paris (2016); Solomon R. Guggenheim Museum, New York (2016 e 2011); Fondation Beyeler, Riehen/Basilea (2013); Ujazdowski Castle Centre for Contemporary Art, Varsavia (2012); Palazzo Reale, Milano, The Menil Collection, Houston, Deste Foundation Project Space, Hydra (2010); Kunsthaus Bregenz (2008); MMK Museum für Moderne Kunst, Francoforte (2007); Fondazione Nicola Trussardi, Milano, Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Galleria Civica di Arte Contemporanea, Trento (2004); MOCA Museum of Contemporary Art, Los Angeles, Ludwig Museum, Colonia (2003); Museum of Contemporary Art, Chicago (2002).

Maurizio Cattelan ha inoltre preso parte a importanti rassegne collettive, tra cui Yokohama Triennale (2017 e 2001); Biennale di Venezia (2011, 2009, 2003, 2001, 1999, 1997 e 1993); Gwangju Biennale (2010); Biennale of Sydney (2008); Whitney Biennial, New York, Seville Biennial (2004); Biennale de Lyon (2003), Skulptur Projekte Münster (1997).
Finalista del Guggenheim Hugo Boss Prize (2000), l’artista ha ricevuto il premio Quadriennale di Roma (2009), l’Arnold-Bode Prize, Kassel (2005), la laurea honoris causa in Sociologia dall’Università degli Studi di Trento (2004) e il titolo di Professore honoris causa in scultura dall’Accademia di Belle Arti di Carrara (2018).[:]

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