Say it loud (I’m black and I’m proud) di Christie’s per promuovere l’arte nera

Per fronteggiare il razzismo è necessario ascoltare, comprendere e agire. Quale miglior modo se non attraverso una mostra? Sulla scia di questo concetto e con l’obiettivo di attuare un cambiamento radicale, Christie’s ha deciso di dedicare una mostra di vendita online a 22 artisti emergenti e affermati della comunità nera provenienti dall’Africa e non, in collaborazione con la talentuosa curatrice Destinee Ross-Sutton e con The Harlem Arts Alliance.
Barry Love Courtesy the artist and Destinee Ross Stutton 2020
Barry Love Courtesy the artist and Destinee Ross Stutton 2020

Per fronteggiare il razzismo è necessario ascoltare, comprendere e agire. Quale miglior modo se non attraverso una mostra? Sulla scia di questo concetto e con l’obiettivo di attuare un cambiamento radicale, Christie’s ha deciso di dedicare una mostra di vendita online a 22 artisti emergenti e affermati della comunità nera provenienti dall’Africa e non, in collaborazione con la talentuosa curatrice Destinee Ross-Sutton e con The Harlem Arts Alliance.

La mostra online – visibile fino al 18 agosto 2020 – si rifà all’inno di James Brown del 1968,“Say it Loud, I’m Black and I’m Proud”. Il corpus di lavori si contraddistingue per l’attenzione rivolta al ritratto. Perché? A spiegarlo è la curatrice stessa che, considerate le proteste di Black Lives Matter, ha ritenuto opportuno che si mostrassero i volti, gli occhi e i corpi per riportare l’attenzione sull’identità della comunità nera, mediata dalla sensibilità degli artisti.

Yoyo Have tears sometimes triptych Courtesy the artist and Destinee Ross Stutton 2020
Yoyo Have tears sometimes triptych Courtesy the artist and Destinee Ross Stutton 2020

Le opere intendono far leva sulla percezione dello spettatore e sui suoi preconcetti, sfidandolo a ridefinirli sulla base delle immagini, passando dalla carica emotiva di Yoyo Lander e Barry Yusufu, ai volti non stereotipati firmati da Nelson Makamo, alla vulnerabilità di uomini neri con mirini sul corpo di Josh Paige, agli eleganti ritratti di Collins Obijaku.

Eniwaye Diptych the Breakfast Courtesy the artist and Destinee Ross Stutton 2020
Eniwaye Diptych the Breakfast Courtesy the artist and Destinee Ross Stutton 2020

Unire diversi stili e soggetti è un tratto peculiare nelle curatele di Destinee Ross-Sutton, distintasi in mostre collettive internazionali di successo presso rinomate istituzioni come il Museum of Contemporary African Diasporan Arts (MoCADA) e CFHILL di Stoccolma dove, in questo stesso anno, ha curato una mostra intitolata BLACK VOICES/ BLACK MICROCOSM. Non solo, la giovane Ross-Sutton veste anche i panni di manager, supportando e promuovendo gli artisti della comunità nera.

Amani Earl from Yonder John Courtesy the artist and Destinee Ross Stutton 2020
Amani Earl from Yonder John Courtesy the artist and Destinee Ross Stutton 2020

A far da cornice alla mostra online, Christie’s CSR Diversity & Inclusion Initiatives ha organizzato una serie di talks, curati da Harlem Arts Alliance (associazione non profit intenta a promuovere la crescita di artisti e istituzioni culturali) e Destinee Ross-Sutton, con lo scopo di amplificare le voci degli artisti e fungere da piattaforma per i leader del mondo dell’arte per discutere sulle evidenti disuguaglianze riscontrate dagli artisti e dai lavoratori del settore dell’arte neri.

fonte Art Tribune[:]

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