Dalla Darsena alla Linea Gotica. Alfredo Catarsini a Lucca

La Fondazione Banca del Monte di Lucca ospita nelle bellissime sale del Palazzo delle Esposizioni, dal 13 marzo all’8 maggio la mostra dedicata ad Alfredo Catarsini
Alfredo Catarsini

La Fondazione Banca del Monte di Lucca ospita nelle bellissime sale del Palazzo delle Esposizioni, dal 13 marzo all’8 maggio la mostra dedicata ad Alfredo Catarsini.

‘Paesaggi, figure e grandi composizioni pittoriche (1917 – 1945)’ è il sottotitolo di questa grande mostra di pittura a cura di Rodolfo Bona (con la collaborazione di Claudia Menichini ed Elena Martinelli), la prima retrospettiva che celebra la fase giovanile dell’artista viareggino Alfredo Catarsini (1899-1993).

Pittore, scrittore, critico e animatore culturale, a lui è intitolato da 20 anni un Premio di pittura e grafica, mentre nell’estate 2020 è stata creata la ‘Fondazione Alfredo Catarsini 1899’, presieduta dalla nipote Elena Martinelli.

La mostra, ricca di 82 opere, ripercorre le principali tappe dell’itinerario artistico del pittore versiliese, dagli esordi all’ombra delle Torre Matilde alle esposizioni nazionali dell’Italia fascista degli anni Trenta, per giungere alle grandi composizioni a soggetto storico e celebrativo, realizzate fra 1939 e 1941 e alle opere murali a tema religioso del biennio 1944-45.

L’allestimento si articola in nove sale sui tre piani del Palazzo delle Esposizioni: al terreno una sala introduttiva con opere di vario genere; al primo piano trovano spazio dipinti di paesaggi e marine; al secondo ben sette sale con paesaggi e marine, ritratti, autoritratti e immagini familiari, opere dedicate ai temi della guerra e della religione, disegni e dipinti preparatori per gli affreschi della Chiesa di San Martino in Freddana dove Catarsini fu sfollato, e ancora disegni e dipinti dedicati ai rifugi antiaerei, immagini di Bastia (in Corsica) e nature morte di vario genere. La mostra comprende anche due postazioni video, con gli affreschi di Freddana e i documenti dello studio Catarsini visibile nella Villa Paolina di Viareggio.

In questa intervista, la nipote dell’artista Elena Martinelli, figura importante nella vita del pittore viareggino, che ha condiviso sin da piccola il percorso del nonno in una sintonia d’anime, ripercorriamo i ricordi

Elena vuole raccontarci il percorso pittorico di questa importante rassegna?

Alfredo Catarsini era un pittore e scrittore viareggino, animatore di molte proposte culturali in Versilia. Nato nel 1899 e deceduto nel 1994, ha dedicato la sua vita all’arte.

In questa mostra, “Dalla darsena alla linea gotica” sono esposte molte sue opere che raccontano attraverso le sfaccettature espressive della sua pittorica i molteplici percorsi della sua ricerca.

Troviamo opere giovanili oltre ai quadri che hanno partecipato a tutte e tre le edizioni del premio Cremona nel ’39, nel ‘40 e nel 41.

Molte delle sue opere sono andate perdute, ma la storia viene raccontata in un video che abbiamo prodotto e che può essere visionato qui al Palazzo delle Esposizioni, che riguarda proprio l’archivio

Storico di Catarsini che è conservato nella Villa Paolina a Viareggio dove abbiamo allestito, anzi meglio, riallestito, il suo atelier esattamente con tutte le sue cose originali.

Un grande lavoro quindi, per mantenere la memoria di questo nonno artista, tanto amato…

Quando sono nata mio nonno aveva 56 anni, tra noi nacque una sintonia singolare, ci siamo piaciuti e stimati. Io sono stata per lui una guida e lui lo è stato per me. Ora il mio obiettivo è far conoscere Catarsini artista e trasportare questa mostra in giro per l’Italia. Per questo abbiamo creato la Fondazione Alfredo Catarsini 1899, che ho l’onore di presiedere.

 

La marina è un elemento che ricorre nella pittorica di Alfredo Catarsini, ce ne vuole parlare?

Catarsini era molto legato a Viareggio la sua città, amava il porto, il mare, la darsena.

Quando abbiamo organizzato la mostra per il centenario della sua nascita, chiesi se era possibile esporre le sue tele alla darsena, il cuore pulsante dei lavoratori. Quando io sono andata a proporlo ho avuto un’accoglienza straordinaria perché il nonno si era fatto promotore, negli anni ’30, della prima asta di quadri per raccogliere fondi e sostenere le famiglie dei lavoratori che stavano soffrendo perché avevano indetto uno sciopero che stava durando troppo.

Il nonno è sempre stato molto presente nella sua città sotto tutti i punti di vista e anche oggi è molto amato, me ne sono accorta quando i pescatori hanno portato le loro opere con un’affezione straordinaria.

Il Comune di Viareggio ha tra la collezione di 30 opere di Catarsini, donate dalla nostra famiglia, anche un autoritratto che abbiamo messo in mostra in questa retrospettiva. Per il nonno era molto importante che le sue opere rimanessero nella città che amava proprio per testimoniare il filo invisibile che li univa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Prev
La Commissione Europea e le nuove misure anti spreco… fashion
european commission

La Commissione Europea e le nuove misure anti spreco… fashion

Economia sostenibile, green deal e riuso creativo: questi i valori che anche

Next
Livorno e la Marina Militare, al via la prima tappa del circuito di vele d’epoca 2022
Penelope Marina Militare (1965)_Foto Maccione

Livorno e la Marina Militare, al via la prima tappa del circuito di vele d’epoca 2022

Parte da Livorno il circuito di vele d’epoca 2022, in occasione della Settimana

You May Also Like
Share via
Send this to a friend