Apre domani i battenti miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano, giunta alla sua venticinquesima edizione e diretta per il primo anno da Nicola Ricciardi.
142 gallerie provenienti da 19 Paesi oltre all’Italia, tradizionalmente divise in 5 sezioni (Established Contemporary, Established Masters, Emergent, Decades, Generations), presenteranno nei padiglioni di fieramilanocity MiCo opere di artisti contemporanei affermati, maestri moderni e giovani emergenti.
Un percorso ricco di dialoghi, scoperte e riscoperte dai primi del Novecento alle creazioni delle ultime generazioni, miart mantiene così il suo carattere internazionale confermandosi un appuntamento il cui elemento distintivo è l’ampia offerta cronologica.
La fiera, prima in Italia a tornare nella sua versione in presenza, sarà affiancata da miart digital, una piattaforma digitale che, attraverso la suddivisione in aree tematiche, permetterà di arricchire l’esperienza dei visitatori con contenuti multimediali originali e offrirà l’opportunità al pubblico di tutto il mondo – che non potrà essere fisicamente presente – di esplorare le opere esposte ed entrare in dialogo immediato con i galleristi attraverso una chat dedicata.
Quest’anno miart rivolge una particolare attenzione alla parola poetica – interpretata come forma di linguaggio universale – a partire dal titolo scelto per accompagnare l’edizione 2021: Dismantling the silence, dall’omonima raccolta di versi del poeta statunitense di origine serba Charles Simić, a cinquant’anni dalla sua pubblicazione.
Questo interesse è stato declinato in una serie di iniziative pensate per valorizzare nuovi dialoghi tra passato e presente, storia e sperimentazione, e promuovere lo sbocciare di nuove forme di comunicazione tra tutti i soggetti che da sempre animano la fiera milanese.[:]