Piuarch: quattro ristoranti per celebrare l’arte dell’ospitalità

Dall’atmosfera dorata del ristorante di Dolce & Gabbana, all’appeal da loft newyorkese di Maxim, sino al tempio della nuova tradizione gastronomica russa a San Pietroburgo e al mood internazionale della sala panoramica dell’M89 Hotel: luoghi affidati a concept diversi, dove raccontare l’arte dell’ospitalità di altrettanti protagonisti. La progettazione dei luoghi della ristorazione deve rivelare lo stile della cucina e dei proprietari ed è proprio questo lo spirito con cui Piuarch ha realizzato l’interior design delle location indicate. A ogni ristorante corrisponde una chiara identità, che asseconda il carattere della committenza e interpreta, allo stesso tempo, il contesto fisico di riferimento.

Ideato per Dolce & Gabbana e completato nel 2007 a Milano, Gold è stato improntato ai valori della celebre maison per proporsi come destinazione “di moda”: un gioco di sfaccettature oro definisce, insieme a inseriti in specchio e superfici preziose in marmo, gli spazi del locale. Candelabri, lampade scultoree a sospensione fatte da una nuvola di piccole sfere di vetro soffitato a mano, teche a vista dove collezionare il vino delle migliori annate, tavoli con top riflettente e quinte fatte da fili metallici comunicano la tendenza decorativa tipica del marchio, con un’enfasi di dettagli.


Al contrario, il ristorante Mansarda presso il quartier generale Gazprom di San Pietroburgo e il ristorante all’ultimo livello di M89 Hotel a Milano, ultimato nel 2017, sono caratterizzati da uno stile rigoroso: l’arredo è essenziale e lascia spazio, in entrambi i casi, alla complessa geometria del soffitto e alle ampie vetrate perimetrali attraverso le quali è possibile ammirare il panorama. Entrambi, inoltre, sono valorizzati da una terrazza esterna, completata da un attento studio sulla vegetazione.

Maxim invece, situato all’ultimo piano di un lussuoso centro commerciale di Mosca, si propone come una destinazione “cult”, dove far rivivere l’atmosfera metropolitana newyorkese: lo spazio, fluido, è quello di un loft strutturato su più livelli, con finiture di cemento faccia a vista, grandi doghe di legno scuro a pavimento, vetro, metallo e divani in stile Chester, banconi dove si preparano i cocktail, dettagli in pelle invecchiata e tessuti tartan.
Ogni ristorante offre un diverso viaggio sensoriale – tra menù innovativi, sperimentali o internazionali – cui corrisponde un analogo percorso estetico tra materiali, luci e colori, accuratamente scelti da Piuarch per interpretarne la particolare filosofia.

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