Il 2021 sarà l’anno del definitivo lancio della Biennale di Ad Diriyah, antica cittadina poste sulle rive del Wadi Hanifa nel Governatorato di Riyad, che il ministero della cultura sta cercando di rilanciare anche a livello turistico.
La notizia è stata annunciata dal Ministro della Cultura del regno, il Principe Badr bin Abdullah bin Mohammed bin Farhan, che è anche presidente del consiglio di amministrazione della Fondazione della Biennale.
Non sono ancora noti i nomi degli artisti che parteciperanno alla Biennale mentre è molto chiaro l’obiettivo del Ministero della Cultura che intende sviluppare una serie di piattaforme dedicate all’arte contemporanea, per fare dell’Arabia Saudita un centro regionale e internazionale per l’arte e la cultura.
La partecipazione alla Biennale al momento è aperta ai soli artisti dei Paesi arabi con due eventi: una mostra d’arte contemporanea laica, cui ne seguirà un’altra di arte islamica.
Un dato importante da segnalare è che per From Within, la mostra del 2019, su quattro membri della commissione curatoriale ben tre erano donne, per la precisione Noor Aldabbagh, Alaa Tarabzouni e Maram Alammari; sarà interessante capire se il trend verrà confermato anche a livello delle artiste presenti alla Biennale.
Intenso anche il programma di rilancio turistico della cittadina di Ad Diriyah che fa parte del distretto At-Turaif è inserito nella lista del patrimonio UNESCO. Ristrutturato il centro storico, si sta adesso lavorando per costruire 30 nuovi hotel di lusso, ristoranti di pari categoria e otto nuovi musei, fra cui il più grande museo islamico del mondo che si chiamerà Casa degli Al Saud.[:]