La musica come cura

La musica come cura, come momento di condivisione, ma anche gioia e allegria e una grande voglia di condividere il proprio talento. E’ questo il bellissimo progetto ideato da Aldo Cicchini, violinista nato a Montevideo, che oggi è un primo violino di fila dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI
Aldo Cicchini

La musica come cura, come momento di condivisione, ma anche gioia e allegria e una grande voglia di condividere il proprio talento.

E’ questo il bellissimo progetto ideato da Aldo Cicchini, violinista nato a Montevideo, che oggi è un primo violino di fila dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI.

Aldo Cicchini

Aldo ha accolto l’invito di fare musica sui balconi e dal 13 marzo scorso, ogni giorno, alle ore 18,00 si esibisce in questo nuovo palco. La sua musica apprezzata e subito amata dai suoi vicini di casa è diventato un appuntamento atteso che continuerà fino al 3 aprile prossimo.

Aldo cosa ti ha spinto a partecipare a questa iniziativa?

Giovedì 12 marzo mi è venuta l’idea di fare un esperimento musicale online, cioè un concerto in diretta su Instagram e Facebook da casa mia.

Volevo farlo perchè mi mancava tanto il contatto col pubblico, e mi andava di regalare a famigliari, amici ed altri un bel momento musicale mentre eravamo tutti in quarantena.

Aldo Cicchini

Siccome sono l’unico musicista a casa mi sono registrato le basi dei pezzi con la chitarra per poi mandarli con tablet e cassa e suonarci sopra il violino. In quel modo il risultato sarebbe stato più bello e completo.

Tutto era programmato per venerdì 13 alle 19:30. Lo stesso giorno verso l’ora di pranzo ho ricevuto un messaggio da parte di un collega con l’invito a tutti i musicisti d’Italia di uscire sul balcone o dalle finestre e regalare un bel momento a chi ci sta intorno (il famoso flashmob).

Aldo Cicchini

Così ho deciso di unirmi all’iniziativa e ho approfittato per suonare qualche pezzo del mio concerto online.

Sono andato sul balcone senza nessuna pretesa e mi sono avvicinato timidamente. Man mano che la musica andava avanti i vicini cominciarono ad uscire sul balcone ad ascoltare.

Dopo 5 minuti erano tutti fuori entusiasti. Una volta finito il primo pezzo cominciarono gli applausi e le richieste di altra musica. Feci un altro pezzo, ed un altro ancora… Le richieste continuavano, e vista la reazione dei vicini mi è venuto spontaneo dire “ci vediamo domani, stesso orario” e in quel momento tutta la quarentena ebbe un senso…

Oggi ho fatto il “concerto” numero 13, e la reazione è sempre la stessa. Sorrisi, ringraziamenti e tanti applausi.

Come scegli i pezzi che proponi a questo nuovo pubblico?

Scelgo sempre musiche orecchiabili e semplici, per arrivare ad ogni persona e non solo a chi ascolta musica classica. Pezzi “popolari” della classica, abbinati a qualche tango, musiche tipiche italiane quali “Caruso” “O mia bela Madunina” e qualche bella colonna sonora da Film.

Hai scelto di utilizzare i social per consentire ad un numero sempre maggiore di utenti di ascoltare la tua musica, i tuoi profili Instagram e Facebook in particolare. Affidi a loro le note del tuo violino.

Come valuti l’utilizzo dei social in questo momento di difficoltà?

Attraverso i social, un gesto come questo può andare oltre il mio condominio, e in quel modo posso fare del bene non solo a chi mi sta intorno, ma anche a chi da lontano si collega per seguire i concerti.

Aldo Cicchini

In questi momenti di difficoltà, I social sono fondamentali per restare in contatto con le persone e soprattutto per poter comunicare col mondo senza uscire da casa.

Dopo la prima diretta ho ricevuto tanti messaggi provenienti da paesi diversi, Iran, Turchia, Cina, Russia, Taiwan, Uruguay, Argentina, Norvegia, Siria, Canada, Stati Uniti ed altri… Tutti mi scrivevano per ringraziarmi dell’iniziativa e augurando all’Italia e agli italiani di superare presto questa situazione. Alcuni di loro, in situazioni simili alla nostra, mi dicevano che la musica gli dava forza per andare avanti.

Da musicista, l’unica cosa che posso fare in un momento come questo è regalare la mia arte. Donare bei momenti alle persone e portarli almeno per qualche minuto al giorno in un mondo senza sofferenze, senza brutte notizie.

Un tuo video è diventato virale in Cina, con oltre 10 milioni di visualizzazioni. Come è accaduto?

I vicini della porta accanto sono una famiglia Cinese con 2 figli piccoli come i nostri. Hanno fatto una registrazione di un pezzo che ho suonato sul balcone e l’hanno postato su un social cinese che si chiama Weibo.

La mattina dopo quando mi sono svegliato, ho iniziato a vedere su Instagram centinaia di messaggi da parte di cinesi, e tra questi c’era la mia vicina che mi spiegava cosa stava succedendo.

Durante la notte il video era diventato virale ed in 10 ore l’avevano già visto 5 milioni di persone.

La quantità di messaggi era impressionante, ognuno di loro in modo super gentile e sincero augurava il meglio all’Italia e agli italiani. Era molto bello vedere così tanta solidarietà, vicinanza e speranza in ogni messaggio.

La musica non ha limiti, non ci sono frontiere che possono trattenere le note o fermare una melodia.

E’ questo il tuo messaggio?

La musica è la mia vita, ho iniziato a suonare il violino a cinque anni, ho viaggiato e suonato in molti Paesi.

Il contatto col pubblico è forse la cosa che più mi piace del mio mestiere. La musica (come altre arti) ha il potere di ribaltare una giornata storta, di donare un sorriso, belle emozioni.

Voglio offrire, con questa piccola iniziativa, un appuntamento con la spensieratezza per tutte le persone che sono in quarantena, persone spesso sole, spaventate e tristi che per qualche minuto possono chiudere gli occhi e sorridere riempiendosi il cuore di musica

Come hanno reagito i suoi vicini di casa?

A Milano sono molte le iniziative messe in atto per creare momenti di socializzazione, pur mantenendo le distanze di sicurezza raccomandate per far fronte alla pandemia.

Io ho sentito l’impulso di regalare piccoli concerti donando musica e creando una nuova routine che possa essere attesa e desiderata.

I miei vicini di casa hanno chiesto il nostro numero telefonico al custode del palazzo e mandano messaggi per ringraziare.

Aldo Cicchini

Credo che ciascuno debba mettere a disposizione degli altri ciò che ha, ciò che sa fare. Sono un musicista non potevo che donare la musica che amo.[:]

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