Eleonora Lastrucci ha ricevuto il premio “Imprenditoria per il sociale”

Eleonora Lastrucci ha ricevuto il premio “Imprenditoria per il sociale” grazie all’impegno profuso insieme all’Antico Setificio Fiorentino di Stefano Ricci, nel realizzare l’abito ‘Florentia’ emblema della rinascita, un capo tricolore colmo di rose setate realizzato appositamente quale risposta alla pandemia Covid 19

Il fascino delle stoffe, ancor piu’ dei vestiti, è sempre stato ben impresso nel mio DNA

inizia da questo ricordo il racconto che propone la stilista Eleonora Lastrucci.

Da piccolina, quando mio padre tornava dai suoi lunghi viaggi in ogni parte del mondo, correvo di nascosto birichina toccando trame e tessuti, capendo che il mio sogno sarebbe stato realizzare capi su misura in maniera artigianale poiché ogni donna è diversa

Di seguito riportiamo la narrazione della sua storia, un racconto scritto dalla stilista toscana che ci introduce nel suo mondo.

La mia favola, realizzata grazie al mio mentore Enrico Coveri, tra l’altro pratese come me e purtroppo come sappiamo deceduto, e Roberto cavalli, anche lui alto maestro creativo, entrambi rigorosissimi nella semplicità e pulizia stilistica.

Il resto viene dopo, con tatto, gusto ed un ricciolo di eccentricità, ribadendo il concetto che l’eleganza è togliere, non aggiungere.

L’abito è l’ultima, cosa in quanto i protagonisti sono la gestualità ed il portamento, a quel punto basta anche uno straccio addosso e lo stile appare.

Vengo ospitata regolarmente a festival prestigiosissimi quali quello di Cannes, Venezia, Montecarlo, Roma, Emirati Arabi.

Grandi Vip sono miei clienti e, con gran piacere apprezzo che in questi incontri viene dato sempre più spazio a tematiche sociali, aiutando i più bisognosi, come fatto osservare al Polimoda di Firenze ed Istituto Marangoni di Milano, visto che l’economia solidale, a livello nazionale ed internazionale, può fronteggiare sfide globali sempre più pressanti e complesse.

Ognuno di noi è a conoscenza dell’alto tasso di inquinamento causato dall’industria tessile,  con vastissime emissioni di Co2 e chimiche nocive, di conseguenza porre un pensiero nei confronti dell’economia circolare mi è sembrato doveroso.

I colossi della moda e del settore vendendo negli store prodotti a basso costo, con spesso  merce decisamente scadente, hanno goduto di un fortissimo rialzo produttivo, seguito però da giacenze di invenduto. Giacenze poi bruciate causando maggior inquinamento. Occorre quindi optare per la buona qualità di stoffe ed accessori, significa poi riutilizzare il prodotto in forme innovative quali le arti del riciclo, visto che il ‘buono’ si presta a moltissimi impieghi e, grazie al riutilizzo facciamo del bene al pianeta e quindi a noi stessi.

Moda, arte, cultura, impegno e volontariato, a mio avviso, convergono in un unicum forte  come un filo di nylon, capace di unire a buoni progetti sartoriali, la sensibilità di portare aiuto alle nazioni più indigenti visto che le loro maestranze come ad esempio in Africa, America Latina, Paesi Arabi etc., sono decisamente notevoli. Praticamente un modo per permettere loro di lavorare onestamente cercando di sollevarli da povertà, sfruttamento, prostituzione.

Progetti in cui credo ciecamente e che, grazie ad operatori del settore con cui sono in contatto, troveranno buona causa.

Eleonora Lastrucci ha ricevuto il premio “Imprenditoria per il sociale” grazie all’impegno profuso insieme all’Antico Setificio Fiorentino di Stefano Ricci, nel realizzare l’abito ‘Florentia’ emblema della rinascita, un capo tricolore colmo di rose setate realizzato appositamente quale risposta alla pandemia Covid 19.

Un invito alla nostra bella nazione a risollevarsi

conclude la stilista che è attiva in progetti di volontariato su tematiche legate anche al femminicidio per restituire dignità alle vittime di violenza.

denunciate, denunciate immediatamente al primo schiaffo, al primo abuso

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