Excellence Fashion Diaries: Calicanto Luxury Bags, la Linea Sottile tra Moda e Architettura

Ci sono quegli oggetti immaginifici, che piacciono perché non sono solo belli, ma sono interessanti, dei feticci irresistibili e desiderabili come un’opera d’arte. Il libro Il lato oscuro del design mette in luce quei prodotti appunto definiti paradossalmente di design, quando in realtà non adempiono alla loro vera funzione d’uso pratico che migliora un’azione quotidiana, ma svelano solo la propria anima estetica, elitaria. Uno fra tutti? Lo spremiagrumi di Philippe Starck, un esempio di oggetto cult la cui appartenenza ne comunica uno status symbol e la soddisfazione del desiderio del fruitore

Ci sono quegli oggetti immaginifici, che piacciono perché non sono solo belli, ma sono interessanti, dei feticci irresistibili e desiderabili come un’opera d’arte. Il libro Il lato oscuro del design mette in luce quei prodotti appunto definiti paradossalmente di design, quando in realtà non adempiono alla loro vera funzione d’uso pratico che migliora un’azione quotidiana, ma svelano solo la propria anima estetica, elitaria. Uno fra tutti? Lo spremiagrumi di Philippe Starck, un esempio di oggetto cult la cui appartenenza ne comunica uno status symbol e la soddisfazione del desiderio del fruitore.

Così, questi prodotti fanno breccia nel cuore delle persone per le implicazioni emozionali che celano. Vi chiederete, che legame c’è tra il titolo e la prima parte dell’articolo? Mi è venuto in mente il libro di Dario Russo, quando ho letto un’intervista di Pietro Leonardi. Architetto per professione e direttore creativo per passione di Calicanto, brand di borse luxury di famiglia, Leonardi ha affermato che il marchio intende essere riconoscibile con garbo discreto, senza ostentazioni, desiderabile come un oggetto di design di cui ci si innamora per la forza evocativa che ha in sé. Senza perdere di vista la funzione contenitiva, quella primaria, di una borsa.

Se questo è dunque l’obiettivo di Calicanto, devo ammettere che personalmente con me è riuscito a raggiungerlo. Ho scoperto il marchio in una pagina di uno dei magazine mensili che sfoglio abitualmente, in una campagna pubblicitaria dove l’heritage veneziano dialoga con l’allure blasé della modella che mostra la borsa Mini Flap green rafia.

Calicanto sintetizza il mix di cultura della pelletteria di una famiglia di artigiani di Riviera del Brenta, combinandolo con le tecnologie avanzate. Emblema della squisita manifattura Made in Italy, la collezione della label è scandita da ricerca e design. Si riconosce una certa futurabilità dei modelli, risultato del background tecnico-progettuale di Leonardi.

L’ispirazione è Venezia in tutte le sue sfumature e complessità: dal blu delle fodere delle borse uguale a quelle delle coperture delle gondole fino ad alcuni nomi degli accessori: vi sono Lido, dal dettaglio in legno, e Biennale, una it piece dalle linee tridimensionali in cui il pellame è tagliato e assemblato manualmente attraverso una lavorazione di alta manifattura. La collezione Autunno Inverno 2020-21 esplora invece il rapporto della città lagunare con la capitale bizantina Costantinopoli.

Poche linee composte da variante caratterizzano la selezione di Calicanto, che per la stagione primaverile 2020 ha introdotto tinte pastello: Biennale e Lido sono proposte nelle nuance aloe, gardenia e acquamarina.

Micro-architetture in pelle: quel che si dice un alleato di stile al quadrato per cosmopolite che amano lo stile deciso!

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