Al momento della sua morte, nel 1993, Federico Fellini aveva vinto quattro Oscar per il miglior film in lingua straniera, raggiungendo nellโimportante riconoscimento, un altro grande del nostro cinema, Vittorio De Sica.
Ma 25 anni dopo la sua morte, la lunga ombra della sua ereditร va ben oltre i premi e i riconoscimenti. La visione del Maestro era cosรฌ singolare e ipnotica da trasformare il suo nome nellโaggettivo “Felliniano”. I suoi film hanno mostrato a generazioni di registi la via da seguire.
Martin Scorsese, per esempio, ha recentemente ammesso di rivedere il capolavoro di Fellini del 1963, 8 1/2 ogni anno. “8 1/2 รจ sempre stato una pietra di paragone per me, per tanti motivi”, ha detto. “La libertร , il senso dell’innovazione, il rigore alla base e il cuore profondo del desiderio, l’attrazione fisica, affascinante dei movimenti della macchina da presa e delle composizioni.”
Nato nel 1920, nella cittร balneare di Rimini sulla costa adriatica (un riferimento geografico che sarebbe tornato spesso nei suoi film come ad esempio Amarcord e Roma), Fellini ha iniziato la sua carriera cinematografica come sceneggiatore per Neo di Roberto Rossellini nel film realista del 1945: Roma, cittร aperta.
Difficile immaginare che un decennio e mezzo dopo, Fellini avrebbe voltato le spalle al realismo o neo-realismo. I suoi primi film ispirati a Rossellini come I Vitelloni del 1953 vennero messi da parte, per passare allo stile piรน sentimentale di La Strada, nel 1954 e The Nights of Cabiria del 1957, che brulicavano di un doloroso senso di umanitร tra i circensi e artisti di strada.
Poi, naturalmente, รจ arrivata La Dolce Vita. Uno racconto sull’edonismo esistenziale e postbellico, alimentato dal fascino dissoluto del suo eroe stremato dal mondo, Marcello (Marcello Mastroianni) e da una manciata di immagini indelebili come una statua di Cristo trasportata in aereo sopra la cittร e Anita Ekberg con lโindimenticabile scena del bagno nella Fontana di Trevi. La Dolce Vita ha consacrato Fellini ponendolo nei ranghi piรน alti dei registi piรน famosi del mondo