Michael Kors Collection e Studio 54 insieme per una Capsule Collection

C’era una volta un night club che animava la vita notturna newyorkese. Eccessi e libertà complici di un edonismo spropositato, via di fuga di una generazione rivoluzionaria testimone degli eventi storici che hanno tracciato la fine degli anni Settanta. Era il 1977 quando aprì lo Studio 54. Sesso, droga e musica disco erano all’ordine del giorno, pane per i denti di giovani desiderosi di trasgressioni

C’era una volta un night club che animava la vita notturna newyorkese. Eccessi e libertà complici di un edonismo spropositato, via di fuga di una generazione rivoluzionaria testimone degli eventi storici che hanno tracciato la fine degli anni Settanta. Era il 1977 quando aprì lo Studio 54. Sesso, droga e musica disco erano all’ordine del giorno, pane per i denti di giovani desiderosi di trasgressioni.

Bianca Jagger rides in on a white horse at during her birthday celebrations at Studio 54 in New York, May 1977. (Photo by Rose Hartman/Getty Images)

Il leggendario locale ha annoverato episodi assurdi, serate lisergiche tra orge in strada, arrivi sulla pista da ballo su un cavallo bianco, vedi alla voce Bianca Jagger. Celebrities, personaggi noti (di cui uno dei quali qualche decennio dopo sarebbe diventato presidente degli USA, vedi alla voce Donald Trump) e artisti del calibro di Andy Warhol erano presenze fisse dello Studio 54.

Palcoscenico di glamour smisurato, emblema di egocentrismo smodato, il baccanale glam ha segnato la Golden Age della Grande Mela e ha ispirato Michael Kors a rendere omaggio e a riportarci nel fasto stravagante del night club.

Da sempre legato alla città di New York, lo stilista ha collaborato con lo Studio 54, oggi restaurato alla sua forma originale di teatro, per una capsule collection dall’allure Seventies.

“La cosa più bella di Studio 54 è che non c’erano regole di stile o dress code – la gente indossava ciò che voleva, ed era quasi sempre qualcosa di estremamente glamour e fuori dagli schemi. Credo che quell’attitudine sia sempre stata parte del mio modo di creare – non creo per fare amo” – Michael Kors.

 

Nero e oro, paillettes, pellicce e piume, maxi logo si materializzano in una linea amarcord ispirata alla kermesse notturna e scintillante e a guest star come Barbra Streisand in pelliccia, Bianca Jagger in un abito nero, Cher in un look da odalisca in piume bianche, John Travolta in chiodo di pelle, David Bowie in camicia a stampa paisley ed Elton John in occhiali glitterati.

Michael Kors e Studio 54 restituiscono alle giovani leve uno sguardo nel passato della vita mondana newyorkese perduta, permeata da una spiccata personalità nello stile.

Quell’attitudine che si è indebolita nel tempo e per la quale tanti brand oggi si battono.[:]

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