So far So Goude

Una mostra celebra l’image-maker che ha scritto alcune delle più importanti pagine della storia dell’immagine e della pubblicità

Con la sua visione ha contribuito a creare icone come Grace Jones, firmato importanti campagne pubblicitarie per grosse case automobilistiche, macchine e pellicole fotografiche, sneakers, bibite, grandi magazzini e blue jeans. Ha persino disegnato e curato la regia della parata per il bicentenario della Rivoluzione francese sugli Champs Elyseés. È stato direttore creativo e contributor di importanti testate come Esquire. E poi ha immaginato le imposte di un palazzo aperte da tante donne accomunate da un unico sentimento verso i rispettivi uomini. Una dopo l’altra esclamavano infatti: «Egoiste!». Era la campagna dell’omonimo profumo lanciato da Chanel nel 1990, che siglava l’inizio di una lunga e proficua collaborazione con la maison francese. Due anni dopo infatti, per il lancio di Coco, il creativo Jean Paul Goude trasformò la giovanissima Vanessa Paradis in uno splendido uccello nella sua voliera. Nasceva un’altra icona femminile. In seguito, molte altre sono state le campagne create per la maison che per questo ha deciso di presentare la mostra «In Goude we trust» by Jean Paul Goude. Il gioco di parole spiritoso e dissacrante del titolo non smentisce certo lo spirito del suo autore curatore, che a proposito della maison francese dice: «Condividiamo l’amore per un lavoro ben fatto, spero, senza prenderci troppo sul serio, e sempre con un tocco di humour». Del resto senza la passione e lo humour in particolare, Goude non sarebbe uno dei più grandi geni creativi contemporanei.

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