La Kelly di Hermès, la sua silhouette vive dentro ciascuno di noi.
Non appena intravediamo quei fermagli dorati ci rendiamo subito conto di averla appena incrociata.
Difficilmente non la si desidera: la borsa Kelly di Hermès è ormai un vero e proprio oggetto del desiderio.
Capace, con la sua eleganza e semplicità, di superare i decenni e le mode, avere una Kelly significa essere entrati a pieno titolo nel mondo delle fashion victims.
Ma come mai proprio lei?
Nei decenni il brand d’alta moda ha saputo rinnovare il modello senza mai tradirne l’essenza e l’essenzialità delle linee.
Materiali, colori e dive di ogni tempo hanno amato questa borsa, rendendola unica e simbolo di grande eleganza.
La Kelly e il fenomeno del revenge shopping
Gli ultimi mesi, con l’incredibile e durissima emergenza sanitaria causata dal Covid-19, ci ha costretti a rinchiuderci in casa e rinunciare a tutto, vivendo nel terrore e in costante stato d’allerta.
Oggi, che il peggio sembra passato, ecco che si riaffaccia, prepotente, la voglia di vivere e di rinascere.
Ecco allora l’insorgere di un nuovo fenomeno, ben preso battezzato “shopping di rivincita” o revenge shopping.
Acquistare beni di lusso per “dare scacco matto” alla vita e godersela il più possibile, anche grazie ad acquisti importanti di oggetti di lusso.
Secondo un articolo di S Moda, è stato il sociologo Thorstein Veblen a portare alla luce questa dinamica sociale: le persone sono disposte a pagare di più per un prodotto costoso, mentre la domanda cade se è più economico.
Un esempio pratico?
L’incasso record di oltre due milioni e mezzo di dollari registrato da una boutique di Hermès a Guangzhou, in Cina nelle prime ore della riapertura.
L’articolo più acquistato?
Lei: l’unica, mitica ed inimitabile borsa Kelly in tutte le su varianti di colore e dimensione, naturalmente.[:]