La Fashion Revolution di MARY QUANT al VICTORIA & ALBERT MUSEUM

“Fashion should be a game!”. Mary Quant non aveva dubbi: la moda doveva essere provocatoria, ludica e, soprattutto, essere il riflesso della società contemporanea. Rivoluzionaria e antesignana, la stilista britannica osservava lo stile dei giovani in strada, parlava la loro stessa lingua traducendo quell’ondata di ribellione con oggetti iconici che oggi ci sembrano scontati
Excellence Magazine Mary Quant Victoria & Albert Museum

“Fashion should be a game!”. Mary Quant non aveva dubbi: la moda doveva essere provocatoria, ludica e, soprattutto, essere il riflesso della società contemporanea.

I genitori si aspettavano per lei un futuro da insegnante; il destino e la sua anima ribelle l’hanno portata ad avvicinarsi alla moda aprendo la sua prima boutique da studentessa nella vibrante atmosfera della Swinging London.

Rivoluzionaria e antesignana, la stilista britannica osservava lo stile dei giovani in strada, parlava la loro stessa lingua traducendo quell’ondata di ribellione con oggetti iconici che oggi ci sembrano scontati.

Excellence Magazine Mary Quant Victoria & Albert Museum

La mini-gonna, i collant colorati, il mascara waterproof non solo sono così gli elementi simbolo di quegli anni resi popolari dalla Quant, ma hanno contributo all’evoluzione della moda femminile.

Excellence Magazine Mary Quant Victoria & Albert Museum

Oggi il Victoria & Albert Museum dedica alla creativa la prima retrospettiva internazionale che inaugurerà il 6 aprile e sarà visibile fino al 16 febbraio 2020. L’esposizione si articola in un percorso che esplora l’iter stilistico di Mary Quant dagli esordi – come studentessa e proprietaria dello store in King’s road – al successo – come imprenditrice per uno dei primi brand internazionali di lifestyle – : un viaggio ventennale tra il 1955 e il 1975 tratteggiato da diversi capi di abbigliamento, accessori, fotografie, riviste e video.

Mary Quant ha trasformato la moda, rovesciando il dominio della couture di lusso parigina e spostando i confini di quello che era accettabile che le donne indossassero

Stephanie Wood, co-curatrice della mostra con Jenny Lister

Nella varietà di idee creative sviluppate da Mary Quant, ritroviamo nella mostra gli scamiciati a vita bassa che mescolano referenze Charleston degli anni Venti ed elementi delle uniformi scolastiche in stile preppy, i cocktail dress e i kimono degli anni Settanta.

Presente anche l’iconico mini abito di jersey con zip sul davanti, i vestiti floreali con stampa Liberty alternata a pattern geometrici e a pois fino ad arrivare a pezzi più minimal e androgini.

Excellence Magazine Mary Quant Victoria & Albert Museum

Immancabile la Wet Collection: una collezione di outerwear in pvc con mackintosh e mantelle in vinile, così come gli echi sporty dei maglioni ispirati al cricket o tute che anticipano la tendenza street di tanti anni.

Mary Quant è stata responsabile di far conoscere l’essenza dello stile britannico a tutto il mondo e di aver anticipato la forza dello street style.

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Una figura chiave nel fashion system che non poteva non essere celebrata in un tempio dell’arte e del design.

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