Milano Gallery Weekend: Podbielski Contemporary

Da quanto tempo è sul mercato e che genere di arte tratta la Galleria Podbielski Contemporary?

La galleria ha aperto nel 2011 nella sede berlinese a Mitte, spostatasi poi a Milano nel 2018 nelle nuova sede di via Vincenzo Monti, a due passi da piazzale Cadorna. Fin dai primi progetti la galleria si è posta come obiettivo principale quello di documentare le questioni geopolitiche viste da una prospettiva artistica, in special modo fotografica. Con la riapertura milanese Podbielski Contemporary ha ampliato le proprie proposte, senza perdere di vista il proprio focus, come testimonia la personale del fotografo Giulio Di Sturco, che sarà visitabile in occasione del Gallery Weekend.

Quali sono oggi gli strumenti usati per avvicinare il pubblico?

Essendo l’attività espositiva il cuore di ogni galleria, l’inaugurazione di una nuova mostra per noi è sempre il momento centrale di incontro e confronto con il pubblico e i collezionisti. Dall’organizzazione di book signing in fiera, alla proposta di talk e visite guidate con gli artisti in galleria cerchiamo di ingaggiare il nostro pubblico potenziale avvicinando l’arte e gli artisti a loro. Ci piace immaginare la galleria come un luogo di frequentazione regolare. Contestualmente, per dare l’opportunità di “visitare” le mostre anche a chi non riesce sempre a passare in galleria, mettiamo a disposizione, tramite i nostri canali on line, la possibilità di accedere a un 3D tour sviluppato dalla piattaforma Artland.

Quale autore trattato negli anni è stato più apprezzato dal pubblico?

E’ difficile fare il nome di un solo autore, dato che nel corso degli anni abbiamo avuto modo di esporre i lavori di molti artisti – sia in galleria che a moltissime fiere internazionali. C’è chi è più apprezzato di altri a seconda del contesto, o addirittura del singolo progetto presentato. Un’artista che abbiamo il piacere di rappresentare che sta avendo un ottimo riconoscimento a livello europeo è certamente Loredana Nemes (la Berlinische Galerie ha ospitato una sua personale nel 2018) e abbiamo avuto dei riscontri importanti a Photo London sul lavoro di Giulio Di Sturco, che presenteremo per la prima volta in Italia proprio durante il Milano Gallery Weekend.

Come vede oggi il mercato dell’arte in Italia e in particolare a Milano?

Alla luce di quanta informazione ci giunge dalla stampa, dai social network ,dai blog, delle aste etc.. sembrerebbe che il mercato goda di un’eccellente salute. Confermato dalle numerose mostre, festival e biennale in giro per il paese, come anche in Europa. In realtà per quanto riguarda il mercato, ovvero la concreta compravendita di opere d’arte, si tratta ancora di un settore di nicchia per appassionati e pochi addetti ai lavori. Indubbiamente è un settore in crescita, in particolare per quanto riguarda la fotografia, ancora però da consolidare con la presenza sempre maggiore in fiere specializzate (Artefiera Bologna, Artissima ,MIA, etc.).L’obiettivo è di coinvolgere sempre di più giovani e incoraggiarli al primo acquisto, in questo caso bisogna anche in modo trasparente parlare di prezzi, nella fascia dei 1800/3000€.

Milano Gallery Weekend, quali opportunità possono nascere da eventi di questo tipo e con quale iniziativa aderisce?

Iniziative che coordinano le proposte di una scena artistica, ricca e variegata come quella milanese, non possono che fare bene a tutti gli attori coinvolti. Il coordinamento di iniziative, oltre a puntare i riflettori per qualche giorno sul lavoro costante che produce l’offerta culturale cittadina, è sicuramente di aiuto a un pubblico non di settore, agevolandolo ad orientarsi, e
avvicinandolo alla realtà della galleria commerciale che, oltre al mercato, dovrebbe essere altresì un luogo di cultura aperto a tutti.
Durante il Milano Gallery Weekend, in occasione della prima mostra personale del Giulio di Sturco negli spazi della galleria, a seguito della pubblicazione dell’omonimo libro Ganga Ma, Nome Cognome (MICAMERA bookstore) e Luca Reffo (Depart Pour l’Image) approfondiranno il rapporto tra editoria e arti visive. Un invito informale alla conversazione rivolto in special modo al pubblico, invitato a vivere la galleria come luogo di incontro e dibattito.

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