Milano Gallery Weekend: Tommaso Calabro Gallery

Da quanto tempo è sul mercato la vostra galleria e che genere di arte tratta?

La nostra galleria nasce a Milano nel settembre 2018, fondata da Tommaso Calabro dopo svariate esperienze di lavoro all’estero, tra cui la direzione della galleria d’arte londinese Nahmad Projects. Sia a livello di proposta espositiva che di mercato, al momento il nostro interesse si concentra principalmente su artisti del secondo Novecento, sia italiani che internazionali. Teniamo molto ad evidenziare una lettura nuova di artisti storicizzati attraverso confronti spesso inaspettati, come abbiamo fatto nella nostra mostra di inaugurazione affiancando dipinti di Tancredi Parmeggiani a opere su carta di Cy Twombly. Con la mostra Soft Power: Rosso-Morandi-Ziegler, abbiamo poi compiuto i nostri primi passi nel primo mercato, proponendo opere dell’artista londinese Toby Ziegler realizzate ad hoc per la galleria.

Rodolfo Aricò (1930-2002)
Senza titolo
acrilico su tela
90.5 x 75 cm.
Eseguito nel 1970
© Archivio Rodolfo Aricò, Milano

Quali sono oggi gli strumenti usati per avvicinare il proprio pubblico

Usiamo moltissimo i canali digitali, in primis Instagram, che ci permette di comunicare i nostri progetti in modo veloce ed efficace ad un numero di utenti sempre maggiore. Il mercato dell’arte oggi si fa anche su Instagram, ed è capitato spesso che nuovi collezionisti ci contattassero proprio attraverso questo canale. Per avvicinare un pubblico sempre più internazionale, abbiamo poi deciso di realizzare un tour 3D di ogni nostra mostra, a cui chiunque può accedere attraverso il nostro sito (www.tommasocalabro.com). Cerchiamo infine di mantenere un contatto costante con la città invitando chi ci segue da vicino a conversazioni in galleria con esperti ed artisti.

Quale autore trattato negli anni è stato più apprezzato dal pubblico.

Tra gli autori che abbiamo trattato in questo primo anno di attività, probabilmente Jean Dubuffet è stato quello maggiormente apprezzato dal nostro pubblico. Tutti oggi conoscono il Dubuffet pittore, soprattutto quello vivace e colorato della serie de “L’Hourloupe.” Nella nostra mostra Jean Dubuffet: tra musica e pittura abbiamo invece svelato un lato meno noto dell’artista, ovvero il Dubuffet musicista. L’incontro sinestetico tra le sue “Esperienze musicali”, riprodotte in galleria, e opere pittoriche degli anni Cinquanta e primi Sessanta ha offerto ai nostri visitatori un’esperienza particolarmente unica e coinvolgente.

Sedia sovrapponibile 4870 in polipropilene, design di Anna Castelli Ferrieri, 1986. Premio Compasso d’Oro 1986.

Come vedete oggi il mercato dell’arte in Italia e in particolare a Milano.

Il fatto che la galleria sia stata aperta proprio a Milano suggerisce una nostra fiducia in questa città, che non neghiamo essere una mosca bianca nel panorama del mercato dell’arte italiano. Sebbene non possa competere con centri quali Londra o New York, Milano sta ormai diventando una capitale europea, la cui offerta culturale attira appassionati e collezionisti da tutto il mondo, e siamo sicuri che continuerà a farlo.

Milano Gallery Weekend, quali opportunità possono nascere da eventi di questo tipo

Abbiamo deciso di aderire al Milano Gallery Weekend poiché crediamo che possa dare ulteriore visibilità alla galleria e portare chi ancora non ci conosce a visitare i nostri spazi. Crediamo poi che un evento di questo tipo possa avvicinare anche i non addetti ai lavori al fitto tessuto delle gallerie di Milano, oltre che a favorire un confronto diretto tra chi vi opera dall’interno. Durante il week-end dell’11-13 ottobre, saremo aperti con la mostra Rodolfo Aricò / Anna Castelli Ferrieri. L’amore per il progetto, curata da Paola Nicolin e dedicata ad un dialogo tra due esponenti cardine dell’arte e del design italiano del secondo Novecento: i milanesi Rodolfo Aricò e Anna Castelli Ferrieri. Nella serata di inaugurazione del Milano Gallery Weekend una visita guidata alla mostra svelerà le ragioni per cui abbiamo deciso di proporre un confronto insolito tra arti diverse affiancando due figure apparentemente distanti, ma con punti di incontro ancora tutti da scoprire.

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