Alfio Ghezzi approda ad InAlto

il Ristorante d’alta quota tra le Dolomiti.

Faccio il cuoco da sempre, amo la montagna, amo volare e amo InAlto!

Esordisce così lo chef Alfio Ghezzi patron del ristorante Senso Mart, selezionato nella Guida MICHELIN Italia 2023 con una stella Michelin, nel comunicare il suo prossimo progetto: InAlto Alfio Ghezzi Dolomites, un luogo in cui potrà unire la passione per la cucina all’amore per l’alta quota che ha aperto il 3 dicembre scorso.

Cucinare a 2500 metri esige il senso del limite, indispensabile per offrire non solo una cucina rassicurante ma principalmente una cucina condivisa con il paesaggio e con le buone pratiche alimentari. Piatti pensati e cucinati con responsabilità rispettando le stagioni e la filiera corta, una cucina onesta e concreta. Tutto ciò si traduce nel mio lavoro con l’idea che la visione semplice del cibo, o meglio l’essenzialità, sia un tratto fondante di tutte le comunità che vivono le terre alte, ma sia anche e soprattutto una chiave per la riflessione e la comprensione del nostro essere cuochi consapevoli

afferma Alfio Ghezzi.

È questa la filosofia che lo chef porta ad InAlto, il rifugio che sorge a 2.514 m sul Col Margherita, nella Ski Area San Pellegrino. Situato alla partenza di una delle più adrenaliniche piste nere del Dolomiti Superski, La VolatA, InAlto offre una proposta attenta, strutturata per l’intera giornata, da mattina a sera, secondo le esigenze di tutti, per una colazione, per una pausa pranzo, un aperitivo o uno spuntino goloso in giornate sulla neve ma anche in piena estate.

La location, integrata alla stazione a monte della funivia Col Margherita che parte dal Passo San Pellegrino (Moena–TN), è avvolta da un anfiteatro naturale unico: dalla parete sud della Marmolada, al monte Pelmo, dalla maestosità del Civetta fino alle Pale di San Martino.

La proposta, spiega lo chef, verte su piatti genuini pensati e cucinati dal giovane resident chef Gianluca Pittigher con responsabilità che vanno oltre l’apparenza fine a se stessa o gli aspetti più scontati della tradizione per concentrarsi invece con uno sguardo fresco e curioso sul buono.

Osserviamo le stagioni con coscienza, ci impegnano a far viaggiare le materie prime il meno possibile

sottolinea nuovamente Ghezzi.

Anche per le bevande Marco Donazzolo, restaurant manager, ha sviluppato lo stesso pensiero facendo tesoro della sinergia nata con lo chef creando così un’offerta coerente con la filosofia di cucina e con l’identità del rifugio. Marco ha scelto vini prevalentemente provenienti da viticoltori artigiani, birre locali, distillati della tradizione alpina, solo italiani, e nettari della linea Antologia Alfio Ghezzi.

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