Le vacanze di lusso sono sempre più una tendenza del mercato.
Il turismo luxury green è diventato la nuova frontiera per i viaggiatori più esigenti che sono disposti a pagare di più per ottenere un momento di relax in strutture e con servizi che non danneggino la natura.
Tra le mete più ambite e desiderate al mondo c’è senza dubbio la Costa Smeralda.
Precursori del turismo che unisce lusso e sostenibilità sono di certo i membri del Consorzio Costa Smeralda, che compie 60 anni.
Consorzio Costa Smeralda: le origini del turismo di lusso sostenibile
Renzo Persico è il Presidente del Consorzio e racconta di come questo strumento sia riuscito ad organizzare in modo organico un territorio che ha saputo unire alla tutela delle bellezze naturali un’importante spinta innovativa.
Infrastrutture, strade, commerci, controllo del verde sono state le pietre miliari dell’azione del Consorzio, che festeggia i suoi sessant’anni di vita spesi a tutela e valorizzazione della Costa Smeralda.
Tutto ha avuto inizio con il principe Aga Khan, a cui va riconosciuto il grande merito di aver ideato e dato vita alla Costa Smeralda.
Il principe ha avuto il merito di intuire che il successo sarebbe dipeso dalla creazione di un turismo che fosse il più possibile completo e complesso.
Il Consorzio Costa Smeralda e il lusso sostenibile
Una delle mete più esclusive del mondo, questa è diventata la Costa Smeralda nel tempo.
L’essenza vera del lusso è data senza dubbio dai molteplici servizi ma anche dalla tutela esercitata dal Consorzio sul territorio.
In questi sessant’anni c’è stata infatti un’espressa volontà di non costruire né permettere l’edificazione di immobili o strutture ricettive che avessero volumetrie eccessive.
Il futuro della Costa Smeralda:
Vigilanza con l’utilizzo di tecnologie innovative, servizio antincendio con l’uso di elicotteri e pulizia delle spiagge.
Questi i tre obiettivi primari del Consorzio per il 2022.[:]