Emporio Armani: la sostenibile leggerezza dei primi 40 anni

la bellezza tradizionale viene analizzata, messa in discussione, invertita e sovvertita, in un intenzionale atto di straniamento che ci obbliga a riconsiderare ciò che pensiamo di sapere
40 anni Giorgio Armani

la bellezza tradizionale viene analizzata, messa in discussione, invertita e sovvertita, in un intenzionale atto di straniamento che ci obbliga a riconsiderare ciò che pensiamo di sapere

Giorgio Armani
Giorgio Armani during the “One Night Only Roma” event, a marathon style that includes the exhibition “Eccentrico” and a fashion parade. Rome, Italy, 5 giugno 2013. ANSA/ CLAUDIO PERI

Sono queste le parole che caratterizzano il manifesto che racconta la storia di Emporio Armani, marchio che festeggia 40 anni di presenza sul mercato, un vero trend setter, quasi un bussola per orientarsi in un nuovo modo di individuare un metodologia estetico-culturale con un progetto nato nel 1981.

Sotto il segno di un’aquila che vola alto e che non conosce confini ritroviamo il segno distintivo della leggerezza, della fluidità dei tagli e la morbidezza dei movimenti cromatici.

giorgio armani 40 anni

Nella nuova collezione tutto si fonde e si amalgama nelle silhouette maschili e femminili, trasmettendo un’impronta metropolitana e tratteggiando una identità forte, nella quale i rimandi tra il mondo maschile e quello femminile sono costanti, pur nelle reciproche differenze.

La donna di Emporio Armani indossa blouson abbinati a pantaloni fluidi che definiscono la nuova idea di suit, come se fossero un morbido pigiama, spolverini e parka aperti da zip, blazer che diventano impalpabili come camicie.

Le piccole giacche sono impreziosite da bottoni di passamaneria o fodere a contrasto, mentre le gonne più lunghe si smaterializzano in trasparenze e sovrapposizioni, per dare risalto alla maglieria dall’effetto stropicciato.

Il sogno della quotidianità diventa realtà nel soft tailoring dei blazer maschili del taglio perfetto e nella leggerezza assoluta della giacca camicia, fino ad arrivare alla casacca ampia su pantaloni pigiama.

Un gioco di sapienti contrappunti, quello di Emporio Armani, che crea volutamente tensioni progressive: le camicie classiche, di colore azzurro, sono indossate con la cravatta, per poi abbinarsi a pantaloni fluidi stampati con blazer privi di rigidità.

Le giacche sono di lino, di maglia, di seta e lana, per raccontare la naturalezza del corpo. La maglieria stampata crea effetti tatoo sul busto, mentre il denim è trattato con piglio sartoriale nel costruire pantaloni dai volumi ampi.

Di sera lo shantug dei bermuda si abbina alla seta lavata della blusa che si fonde allo scintillio irriverente delle paillettes per lei.

Gli accessori sottolineano la leggerezza degli abiti: per lei sandali con intrecci di corde dal disegno geometrico, piccoli marsupi capienti da viaggio e cappelli dalla tesa larga per ripararsi dal sole, per lui scarpe da barca dalle alte suole a carrarmato, slipper di pelle goffrata e sabot, con borse che si portano solo a mano.

Una collezione dove eleganza e cura appropriata che definiscono l’appropriatezza di una moda democratica che definisce la persona, e può servire a vivere nel rispetto di sé e degli altri.[:]

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