EXPO Milano 2015, consapevoli di vivere meglio

L‘inaugurazione non poteva che essere in grande stile, con la voce del tenore Andrea Bocelli che ha scaldato piazza Duomo, la parata hollywoodiana celebrativa dei 40 anni di attività di Giorgio Armani che ha coinvolto divi del calibro di Leonardo Di Caprio e Tom Cruise, e la Turandot di Puccini andata in scena al Teatro alla Scala che ha incassato ben undici minuti di applausi. Già paese ospitante in occasione dell’Esposizione Universale del 1906, l’Italia torna a essere il palcoscenico del mondo dal primo maggio al 31 ottobre con il più grande evento mai realizzato sulla nutrizione. Un’area espositiva che supera il milione di metri quadri, con oltre 140 fra Paesi e Organizzazioni Internazionali coinvolti, e più di 20 milioni di visitatori attesi. «Ho sempre apprezzato la volontà del fare e sono convinto che Expo sia uno straordinario momento per Milano e per l’Italia» ha commentato lo stilista Armani in qualità di Special Ambassador di Expo. A fare gli onori di casa Foody, la mascotte realizzata da Disney Italia, che propone i temi della manifestazione in chiave positiva e originale. Un volto unico costituito da una famiglia di undici elementi, ognuno con caratteristiche e personalità diverse, che rappresentano idealmente la sinergia fra i Paesi del mondo chiamati a rispondere alle sfide in campo tecnologico per un futuro sostenibile. «Sono stati realizzati dai singoli Paesi Partecipanti ben 54 Padiglioni, un risultato mai accaduto prima» ha commentato Giuseppe Sala, Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015, nell’atteso discorso di benvenuto il giorno di apertura. «Sarà un’Esposizione per le famiglie. Vogliamo che vengano tanti bambini e tanti ragazzi per educarli alla sana alimentazione, senza tralasciare il divertimento».

Innovativa la modalità di partecipazione per i Paesi senza un padiglione proprio: i Cluster, spazi espositivi dove è superato il tradizionale raggruppamento per criteri geografici, per dare invece spazio alle filiere alimentari. All’interno di ogni Cluster, nove in tutto: Bio-Mediterraneo, Cereali e Tuberi, Isole, Zone Aride, Frutta e Legumi, Spezie, Caffè, Cacao e Riso, la storia dei cibi è narrata con installazioni e degustazioni. Un modo concreto per interpretare appieno quello spirito di condivisione che il tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita sottende, colto dallo Chef Carlo Cracco, anche lui fra gli Ambassador della manifestazione: «Io in Expo ci metto l’uovo, per la sua forma, per il suo contenuto, per ciò che rappresenta nel simbolismo: la vita, la nascita, la ricchezza. È importante capire chi fa questi ingredienti, come li fa, e perché gli vengono meglio rispetto ad altri. Tutte questioni che trovano sempre una riposta legata al territorio: alla terra, all’aria, al posto dove si è, a che cosa viene dato al terreno, se viene dato».

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Children park

Quattro le aree tematiche in cui il soggetto dell’evento è declinato. Si parte dal Padiglione Zero, ideato da Davide Rampello, che racconta il percorso dell’uomo sulla Terra attraverso il cibo e poi si è proiettati nel futuro con il Future Food District, il supermercato del domani, dove la tecnologia regalerà maggior trasparenza informativa. L’ educazione alimentare parla il linguaggio dei più piccoli al Children Park, mentre la varietà degli ecosistemi è riprodotta al Parco della Biodiversità. In città, al palazzo della Triennale, Arts & Foods, la quinta area tematica che racconta il rapporto tra cibo e arte nel corso dei secoli. Una grande festa per divertirsi e imparare, per trasformare l’ esperienza di visitatore in coinvolgimento, approfondimento, riflessione e conoscenza. E per lasciare all’umanità l’ eredità immateriale della consapevolezza per vivere meglio.

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