MET GALA 2019: sul red carpet trionfa la Gender Fluidity 

Secondo solo agli Oscar, il Met Gala è uno degli eventi americani più importanti che si svolge ogni primo lunedì di maggio da oltre settant’anni in occasione dell’opening della mostra in scena al Costume Institute del Metropolitan Museum of New York
Michael Urie
Michael Urie

Secondo solo agli Oscar, il Met Gala è uno degli eventi americani più importanti che si svolge ogni primo lunedì di maggio da oltre settant’anni in occasione dell’opening della mostra in scena al Costume Institute del Metropolitan Museum of New York. Il dress code degli invitati e dei partecipanti – selezionati dalla presidente Anna Wintour – che sfilano sul red carpet del Museo deve essere in linea con il tema dell’esposizione.

Mai come questa edizione 2019 il red carpet degli ospiti è stato all’insegna dell’eccentricità e teatralità, con un forte richiamo alla matrice kitsch: non poteva essere altrimenti, “Camp: Notes on Fashion”, il nome della rassegna, esplora l’estetica camp e tutte le sue declinazioni come la parodia, il pastiche, l’esagerazione, l’esuberanza, attraverso 33.000 creazioni del fashion system e l’influenza che ha esercitato nella cultura mainstream.

Michael Urie
Michael Urie

Parola d’ordine dunque è stata osare, o meglio, estremizzare, eccedere, se un verbo non è sufficiente per veicolare meglio la forza del fil rouge della mostra. E in un tappeto rosso dove tutto è possibile, tutto è extra – sinonimo di camp secondo Billy Porter – non stupisce scorgere Katy Perry trasformata in uno chandelier e in un hamburger, Diane von Furstenberg in Statua della Libertà.

Uno dei trend predominanti di questo Met Gala 2019 è, però, probabilmente quello legato alla Gender Fluidity. Diversi partecipanti si sono presentati in ibridi look in bilico tra elementi femminili e maschili che sfidano gli stereotipi.

L’outfit di Harry Stiles, firmato Gucci, incarna l’emblema del Camp: l’artificialità di un abbigliamento riconducibile prettamente al gentil sesso con un vestito da sera con sbuffi, dettagli in pizzo e schiena trasparente. Pantaloni a vita alta, stivaletti neri con punta arrotondata e tacco e orecchine con perle completano questa provocatoria mise.

Harry Stiles
Harry Stiles

Il brand guidato da Alessandro Michele, guest dell’evento, ha vestito anche Jared Leto che ha colpito l’attenzione di fotografi e stampa con un abito rosso brillante impreziosito da un gioiello statement e scarpe argento. Protagonista del look la replica a grandezza naturale della sua testa con capelli lunghi, accessorio già introdotto durante l’ultimo fashion show della maison italiana.

Lo stile dell’attore Michael Urie è curato Christian Siriano che ha creato un outfit che consiste in metà  abito gessato, tipicamente maschile, e scarpa Doc Martens da un lato, e, dall’altro, in metà abito da sera in tulle rosa con una pump nude. Anche il beauty look segue il dualismo dell’abbigliamento.

Michael Urie
Michael Urie

A proposito di make up, è decisamente trompe l’oeil quello di Ezra Miller, con vari occhi dipinti sul suo viso. Miller ha indossato un abito gessato di Burberry con dettaglio corsetto in vita e strascico, scarpe con punta a coda di rondine con decorazioni preziose.

Ezra Miller
Ezra Miller

Tra i look più non convenzionali, va segnalato quello di Billy Porter che ha indossato un abito degli Oscar 2019 caratterizzato da ali dorate e tuta scintillante, disegnato da The Blonds. Gli stivaletti, color oro, sono firmati Giuseppe Zanotti.

Billy Porter
Billy Porter
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