“Immaginate un vasto foglio di carta su cui delle Linee Rette, dei Triangoli, dei Quadrati, dei Pentagoni, degli Esagoni e altre Figure geometriche, invece di restar ferme al lor posto, si muovano qua e là, liberamente, sulla superficie o dentro di essa, ma senza potersi sollevare e senza potervisi immergere, come delle ombre, insomma – consistenti, però, e dai contorni luminosi.” Recita così l’incipit di Flatlandia: Racconto fantastico a più dimensioni di Edwin Abbott Abbott, che sembra aver ispirato la collezione Fall 2020-21 di Missoni.
Una libera composizione di forme semplici e grafiche, pattern di righe orizzontali, verticali e diagonali che danno vita ad inediti intrecci è il fil rouge dei sessantotto look proposti dal brand.
Geometria a parte, tema evidente a prima vista, la collezione cela un significato ben più profondo: quello di raccontare una storia di empowerment femminile e consapevolezza in una linea retta, che si allunga in passerella outfit dopo outfit attraverso volumi, mix & match audaci e silhouette pulite che sottolineano il corpo.
La forza delle donne è rimarcata anche con la presenze delle sorelle Hadid, top model del momento.
La maglieria, da sempre parte del dna della maison e simbolo dell’attuale moda votata al comfort, è protagonista in tutte le sue declinazioni come i cardigan macro a chiusura kimono con cintura, le giacche sartoriali, i top a costine, le gonne a tubo e i pantaloni.
Nello straordinario patchwork di varie figure geometriche, emerge una palette di colori sobri, dalle nuance della terra a cenni di azzurro e rosso, dominata dall’onnipresente lurex. Il bagliore del filato metallico, non a caso, è il trait d’union del percorso stilistico avviato dai fondatori di Missoni e che oggi rappresenta ancora linfa vitale della creatività di Angela Missoni.
Tema e variazioni geometriche in una sfilata dove uomini e donne sfilano insieme nel segno del Missionismo, il termine coniato dalla maison che intende divulgare l’ottimismo.
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