Mai come in quest’epoca la moda è un potente driver socio-culturale. Ci sono brand che utilizzano la potenza della creatività e della risonanza nel fashion biz come veicoli per diffondere riflessioni sulla contemporaneità o atti di ribellione verso il sistema.
Qualche esempio? Gucci, che nel calendario della Milan Fashion Week SS 2020 ha portato in passerella una serie di modelle con camicie di forza e uniformi come segnale di rivolta verso chi mina l’espressione di libertà, a favore della più alta forma di diversità.
Come dimenticare, inoltre, la sfilata di Vetements svoltasi al McDonald’s, iconografia della cultura consumista, i cui bersagli principali erano il capitalismo e la decadenza sociale?
C’è, tuttavia, chi ancora dichiara di essere interessato semplicemente alla moda così com’è, scevra di messaggi subliminali come ritratti satirici sull’attualità o racconti distopici. Miuccia Prada è una di questi.
Nell’ultima giornata della Settimana della moda parigina, la celebre stilista ha presentato la collezione Primavera Estate 2020 di Miu Miu alla Salle Hypostyle del Palais d’Iena, personalizzata da un’ambientazione ideata dallo studio AMO. Il focus del setting, anche qui come in altre passerelle, è la sostenibilità e l’attenzione verso i materiali riciclabili.
L’architetto Auguste Perret ha rivestito pavimento e colonne con i pannelli OSB, meglio noti come truciolare pressato riciclato, che avranno nuova vita nelle aule delle accademie di Belle arti come materiale didattico per gli studenti.
Una scenografia monumentale ma essenziale, in armonia con il concept della linea, espressione di un linguaggio stilistico semplice e diretto.
Fil rouge dei 55 look presentati è un’eleganza femminile sussurrata, risultato di silhouette severe e decorate in modo quasi naïf, contraddistinte da tagli e lavorazioni eccellenti.
L’amore e l’interesse per la moda agiscono sulla libertà creativa che però deve produrre degli abiti che sono espressione di una moda molto semplice e diretta
Less is more sembra il vero mantra della collezione: Miuccia Prada ha voluto focalizzare la sua ricerca nell’elogio alla semplicità tramite lavFASHorazioni e tagli squisitamente elevati. In passerella si rintracciano così giacche smanicate in Principe di Galleso o in duchesse con chiusura a bottoni, cardigan dalle lunghezze molto ridotte o gonne a pieghe con bretelle e bottoni in vista e, ancora, capi outerwear in pelle e vinile impreziositi da maxi decorazioni floreali applicate a mano. Balze e volant su gonne e top contribuiscono a conferire quel twist di femminilità alla linea.
Quello che mi interessa è ciò che veramente serve nella vita, quello che ti vuoi mettere. È chiaro che la moda deve andare oltre, suggerire di più, andare avanti. Però, sempre più, io ho in mente vestiti e oggetti che le donne abbiano voglia di mettersi. Sennò uno non vede il senso della nostra industria, che è creativa e pensante ma deve servire a fare dei vestiti che abbiano un senso, che aiutino le persone a vivere meglio.
Miuccia Prada, intervistata da MF Fashion[:]