Pre-Fall 2020: Louis Vuitton tra letteratura horror e fantascienza

Ad ognuno la sua passione. Non è un segreto che quella di Nicolas Ghesquière sia il mondo della fantascienza, confermata anche dalla recente capsule collection di Louis Vuitton in collaborazione con Riot Games per League of Legends

Ad ognuno la sua passione. Non è un segreto che quella di Nicolas Ghesquière sia il mondo della fantascienza, confermata anche dalla recente capsule collection di Louis Vuitton in collaborazione con Riot Games per League of Legends.

Sulla scia del suo fanatismo per finzione e realtà, il direttore creativo delle collezioni donna della maison francese si è catapultato nella dimensione horror per la presentazione della collezione Pre-Fall 2020.

Un lookbook decisamente originale scattato dal fotografo Collier Schorr, dove la reinterpretazione delle copertine dei libri classici dell’orrore ha sostituito il classico shooting e ha lasciato ampio spazio alla grafica d’illustrazione, con progetti ideati da quattro artisti internazionali dall’effetto volutamente retrò.

Una carrellata di locandine di immaginari best seller come Arachnomania, Secret Spell o The Escape Room raffigurate da un cast d’eccezione di celebrities e attori come Léa Seydoux, musa della label, Sophie Turner, star di Game of Thrones, Billie Lourd, Angelica Ross e Jennifer Connelly, per citarne alcuni.

Spazio anche alla dimensione onirica, merito della gentile concessione della pop star Robyn, che ha confidato allo stilista un suo sogno dove incontra una tigre parlante, la quale diventa personaggio del romanzo The Night Chaser.

La wave dell’horror e della fantascienza ispira anche i capi della collezione, con la copertina dell’ Esorcista di William Peter Blatty, di cui Louis Vuitton ha ottenuto i diritti di stampa, riprodotta sulle t-shirt della linea.

“William Peter Blatty, che ha scritto The Exorcist, ci ha dato il diritto di stampare la copertina del libro. È iniziato lì” ha dichiarato Nicolas Ghesquière. “È un grande simbolo per me usare una finzione e incorporarla in un vestito. Ho pensato, qual è il contrario? Usare la finzione come illustrazione della moda. È una specie di effetto specchio in questa azione di rappresentarli tutti in questi diversi personaggi.”

Dal punto di vista stilistico, Ghesquière si muove ancora tra sperimentazione tailor e contaminazioni sporty, dettagli futuristici e retrò, insieme all’immancabile monogram Louis Vuitton, confermando la sua predilezione per i contrasti come l’abbinamento delle magliette con la stampa del libro di Blatty insieme ad abiti con paillettes e doposci o la blusa d’antan con pantaloni con bande laterali.

 [:]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Prev
Snow Polo World Cup St. Moritz 2020
Day 4 Snow Polo World Cup St.Moritz 2020

Snow Polo World Cup St. Moritz 2020

Snow Polo World Cup St

Next
Inntel Hotels Amsterdam Zaandam
Zaan Hotel

Inntel Hotels Amsterdam Zaandam

La struttura è un vivace accatastamento di varie case tradizionali che si

You May Also Like
Share via
Send this to a friend