Herrera Tango Academy in collaborazione con il Teatro Franco Parenti e con il Patrocinio del Consolato della Repubblica Argentina, presenta un eccezionale evento: la milonga.
Il 20 novembre alle 22.00 il foyer del Teatro Parenti ospiterà infatti la milonga argentina.
Con il Dj Punto y Branca sarà possibile ballare al suono della languida e passionale musica del tango e soprattutto assistere all’unica e attesissima esibizione del 2019 a Milano del “poeta del tango”: Roberto Herrera.
Il Tango Argentino riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità è, senza dubbio, il fenomeno culturale più vasto che l’America latina abbia esportato nel mondo.
Si dice che il Tango sia una musica che si respira, che ha forma di fianchi e profumo di donna.
Musica primitiva ma civilizzata, che scalda il sangue e stordisce la gente.
Il tango nasce alla fine del diciannovesimo secolo all’interno di un processo d’immigrazione che vede milioni di europei – soprattutto Italiani – riversarsi nelle città argentine, dove si stabiliscono anche molti i gauchos, i quali abbandonano il loro tradizionale nomadismo per cercare fortuna nei centri urbani.
Il tango nasce quindi dall’incontro di culture e genti diverse. Tuttavia esso si è ormai affrancato dalle sue origini per essere definitivamente consacrato a danza di valore universale, ma anche uno stile di vita, un modo di sentire l’esistente.
Tra i nomi più illustri della storia del tango si ricordano Osvaldo Pugliese, Carlos Gardel e, in tempi più recenti, Astor Piazzola, grazie al quale il tango si è rinnovato, arricchendosi di atmosfere proprie dei linguaggi della musica classica e del jazz.
Ci si appassiona guardandolo, ci si entusiasma studiandolo, ma il momento in cui davvero entriamo nel mondo del tango è quando andiamo a ballare in milonga.
Il viaggio nel tango deve passare per la milonga, perché è il luogo in cui si concretizzano le emozioni, si “vive il tango” e solo penetrando nell’energia della milonga (la “buena onda”) si può capire la vera essenza della danza.
Non è necessario essere “tangheri” per frequentare la milonga, perché il tango non è solo una sequenza di passi, ma un mondo intero fatto di sguardi, intenzioni, scelte, riti, attese, incontri, abbracci, musica, conversazioni, personaggi, sapori, luci e storie.[:]