Il Circolo del Golf dell’Ugolino

L’inglese Cecil Blandford e l’irlandese Peter Gannon hanno disegnato un bellissimo percorso di 18 buche perfettamente integrato con le morbide colline della via Chiantigiana, ricoperte da vigneti ed oliveti dove l’aria profuma di pini marittimi e di ginestre. Il percorso non è lungo ma molto tecnico e chi vi gioca si accorge subito che le caratteristiche naturali del luogo, il bosco, gli ulivi, gli alberi da frutta, i green piccoli ben difesi dai bunker e i fairway in pendenza lo rendono molto piacevole ma anche impegnativo. Giocare all’Ugolino non è soltanto praticare del Golf bensì è un’esperienza indimenticabile che immerge il giocatore in un paesaggio collinare di rara dolcezza, emozionante e coinvolgente. Lo scrittore Chris Santella lo ha annoverato nel suo libro tra i “Fifty places to play golf before you die” (i 50 campi da golf dove bisogna giocare prima di morire!).

La club-house del Circolo Golf Ugolino è un esempio di architettura “razionalista” degli anni ’30 opera dell’Architetto Gherardo Bosio, noto urbanista del periodo fascista e l’immobile è sotto la tutela della Soprintendenza ai Beni Culturali ed ambientali di Firenze. Sorge in posizione strategica sulla sommità di un poggio con le 18 buche che si susseguono tutt’intono a 360°. È circondata da prati costellati da cipressi e pini. La costruzione è a tre piani: al piano terra si trovano la segreteria, gli spogliatoi maschili e femminili. Il primo piano è costituito principalmente da un’unica grande sala disposta in modo da ospitare il bar, il ristorante e la zona soggiorno con il caminetto. Questi grandi spazi sono circondati da un’ ampia e piacevolissima terrazza dalla quale si gode un fantastico panorama collinare. Al secondo piano ci sono ambienti dedicati al gioco delle carte ed al biliardo, una sala Tv oltre ad una seconda suggestiva terrazza che si affaccia sul green della buca 18.

Anche la piscina è un’opera di stile “razionalista” di grande pregio architettonico e tutelata dalla Soprintendenza. Ubicata nel bel mezzo del bosco, non lontana dalla club-house, la vasca è rivestita interamente di tessere in ceramica di svariate sfumature dei colori blu e celeste. Risplende come un turchese incastonato nel verde del manto erboso e degli alberi ed il bianco della leggera struttura degli spogliatoi e della loggia ad archi che la circondano. Il trampolino e la piattaforma per i tuffi hanno un design ardito che porta la firma del grande ingegnere Pier Luigi Nervi. Le dimensioni della piscina sono di mt. 25X12,5.

Il Ristorante si trova al primo piano della Club House, è molto luminoso ed ha una cucina attrezzatissima. La gestione è affidata alla Società Golf Florentia dei fratelli Carmine, Grazia e Maria Scotto di Perrotolo con lo Chef Stefano Mancini, coadiuvati dalla gentilissima Sara.
Gli Scotto di Perrotolo sono una famiglia campana, dell’isola di Procida per l’esattezza, che da molti anni si sono trasferiti in Toscana . Propongono con passione e maestria piatti che fondono i sapori tipici della tradizione campana e toscana accompagnati da vini di qualità. Molto apprezzata dai Soci e dagli ospiti è la disponibilità dei gestori ad offrire pietanze a qualsiasi ora del giorno, in qualsiasi momento si rientri in club-house dopo aver giocato a golf.
Nel periodo estivo si è serviti in terrazza ed anche alla buvette sul bordo della piscina. L’appuntamento del Giovedì sera con la grigliata in piscina è diventato un must. Gli ospiti che vengono a giocare a golf all’ Ugolino apprezzano moltissimo il servizio ristorante del Circolo e ne conservano sempre un ricordo indelebile.

In Italia la pratica del gioco del Golf ebbe inizio a Firenze nel 1889 grazie alla folta colonia inglese che realizzò un percorso di 18 buche sui terreni dei Principi Demidoff a nord della città. Nel 1934 venne inaugurato il bellissimo percorso sulle colline alle porte del Chianti e fu fondato il glorioso Circolo del Golf dell’Ugolino che da allora rappresenta il Golf a Firenze.

Oltre ad avere avuto tanti campioni tra i dilettanti ed i professionisti l’Ugolino ha ospitato numerosi Open Internazionali.
Spicca su tutti l’Open d’Italia del 1983, il 40° per l’esattezza che rimane il più avvincente torneo che si sia mai svolto in Italia. Fu vinto da Bernard Langer in un appassionante play-off con Ballesteros e Sandy Lyle. Vi partecipò il gotha del golf internazionale di allora, oltre ai già citati Langer, Ballesteros e Lyle giocarono sui fairway dell’Ugolino Greg Norman, Sam Torrance, Pinero, Canizares, Brown oltre ai nostri Costantino Rocca e Baldovino Dassù.
L’emozione ed il ricordo di quell’evento sono ancora vivi nei nostri Soci più anziani. Nel 2009, il CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), come segno di riconoscimento per l’attività svolta nella sua lunga storia ha insignito il Circolo del Golf dell’Ugolino della Medaglia d’Oro al Merito Sportivo e ha consegnato al Circolo il vessillo olimpico.
Inoltre, il Consiglio Direttivo della PGA Italiana ha incluso negli undici membri della Hall Of Fame del Golf Italiano ben tre grandi personaggi dell’Ugolino per rendere onore al contributo da loro dato allo sviluppo del Golf Italiano e per i grandi meriti sportivi conseguiti, essi sono: Baldovino e Federica Dassù e Franco Rosi.

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