Moroccan breaks al Riad Mena & Beyond

A Marrakech, affascinante meta per tutte le stagioni, c’è un’oasi raffinata, dove lo stile etnico incontra il design. Il Riad Mena & Beyond prende il nome dalla sua fondatrice: una giovane globetrotter che in Marocco ha importato il suo tocco internazionale e ora promuove anche la cultura locale

A Marrakech, affascinante meta per tutte le stagioni, c’è un’oasi raffinata, dove lo stile etnico incontra il design. Il Riad Mena & Beyond prende il nome dalla sua fondatrice: una giovane globetrotter che in Marocco ha importato il suo tocco internazionale e ora promuove anche la cultura locale.

Capelli rossi, carnagione chiara, un fisico da modella. Philomena Schurer Merckoll sembra uscita da un quadro del Botticelli, ma dietro al suo aspetto così etereo c’è molto di più. Un po’ come il Riad Mena & Beyond, da lei aperto a Marrakech nel 2014 con l’aiuto dell’architetto Romain Michel-Menière.

Philomena Schurer Merckoll

Oltre a portare il suo nome in versione abbreviata e a offrire sei suites sapientemente arredate con uno stile marocchino mescolato ad alcuni dei capolavori di design degli anni ’50 e ’60, questo Riad è una «pausa», un angolo di pace dove si può socializzare se ne si ha voglia, si possono fare yoga, massaggi, lezioni di Tai Chi oppure seguire percorsi detox. Uscendo ci si può buttare in uno dei 3000 souk della Medina o si possono visitare alcuni dei tanti luoghi di interesse come i Giardini Majorelle, un tempo appartenuti a Yves Saint Laurent e Pierre Bergé.

Nell’«oltre» di questo Riad (beyond, ndr), si ritrovano  però soprattutto l’anima e la cultura della padrona di casa. Tedesca di nascita e londinese di adozione, Mena vive fra Londra, Parigi e Marrakech, essendo anche collezionista, creative consultant e arredatrice. Ama l’arte, il design, la moda e la fotografia.

Per questo, accanto al Riad, lo scorso settembre ha inaugurato The Pink Door Shop: una «vetrina» che oltre a esporre capi di moda firmata vintage e contemporanea, vende ceramiche moderne prodotte da artigiani locali, i tappeti di Soufiane, le tappezzerie disegnate dall’artista francese Louis Barthélemy, le scene del deserto scattate dal fotografo di Tangeri Hicham Gardaf. Qui, nell’ottica di promuovere la cultura, a febbraio verrà anche ospitata una mostra di artigianato locale.

www.riadmenaandbeyond.com[:]

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