Era il maggio dello scorso anno quando, tra le pagine del rapporto Mc Kinsey “Time for Change” si prevedeva che la sostenibilità sarebbe diventata il new normal in tutti i settori del lusso.
La previsione si è avverata e anche il beachwear ha seguito i dettami del lusso sostenibile.
Le spiagge più prestigiose, gli yacht più lussuosi e le piscine più esclusive si sono animate con splendide creazioni d’alta moda che hanno saputo coniugare fascino e rispetto per l’ambiente.
La nuova tendenza è l’eco-design
Certo, per ottenere un costume da bagno eccellente serve che si soddisfino alcuni requisiti fondamentali: resistenza a cloro e sale, elasticità, asciugatura rapida e protezione dai raggi UVA ad esempio.
Proprio per questo fino ad ora sono state usate fibre come l’elastan o il poliestere, derivati dal petrolio.
Le grandi case di moda, anche mare, stanno però volgendo lo sguardo verso un nuovo modo di produrre le proprie creazioni: il riciclo.
Non sempre le fibre naturali possono garantire il comfort necessario per un costume da bagno, ecco allora che le maison beachwear si orientano sul riuso intelligente delle fibre di scarto.
Da dove arrivano i nuovi costumi sostenibili
La produzione di fibre riciclate è una vera e propria nuova tendenza nella moda mare.
Le collezioni 2021 hanno visto un ampio utilizzo poliestere derivante dal riciclo delle bottiglie di plastica o da rifiuti di plastica recuperati proprio dai fondali marini.
C’è anche il poliestere riciclato derivante dalla lavorazione e trasformazione delle reti da pesca o dal riciclo delle perdite di materiale durante la fabbricazione della fibra.
Le fibre del futuro
La parola d’ordine? Dire addio al petrolio.
La ricerca si sta orientando sempre di più verso nuove tecniche di produzione di materiali tecnici ecosostenibili.
Molte maison si stanno occupando do produrre fibre biosintetiche per il beach e lo sportswear.
fibra Rilsan di Arkema e fibra Evo by Fulgar sono ad esempio ottenute dall’olio di ricino.[:]