Bradley Cooper: senza limiti

Excellence Magazine intervista il divo più acclamato del momento: attore, regista e, dopo il suo ultimo film, anche cantante.

Con quella faccia un po’ così e l’espressione un po’ maudit, Bradley Cooper è diventato a tutti gli effetti il divo più amato. Un divo che non solo buca lo schermo, ma lo graffia, lasciando un segno indelebile ad ogni interpretazione, sia questa prestata ad un film scanzonato, come la saga di Una notte da leoni, o a servizio dei registi più blasonati di Hollywood.

Dopo aver dato prova di un incredibile talento davanti alla macchina da presa (con due nomination all’Oscar, per Il lato positivo, 2012, e per American Sniper, 2014), Bradley, affascinate quarantatreenne, passa ora alla regia – ritagliandosi anche il ruolo di coprotagonista – di A Star Is Born, quarta rivisitazione dell’omonimo grande classico.

Per l’occasione Cooper ha scritto la sceneggiatura, parte della colonna sonora ed ha imparato persino a cantare e parlare come una star della musica country rock, abbassando di un ottava il suo registro vocale per sembrare roco e consumato.

“Vuoi sapere come è iniziata?” mi chiede “Nel 2014, durante la promozione di American Sniper, andai ad un evento al Chateau Marmont di Los Angeles con Clint Eastwood, uno dei miei mentori nonché regista del film. Arrivammo proprio mentre Annie Lennox stava cantando “I Put a Spell on You”. Fui come ipnotizzato e dissi a Clint: ‘Che ne dici di girare una nuova versione di A Star Is Born?’, ma lui mi rispose che quella strada era già stata battuta troppe volte. Dopo un anno l’idea fece di nuovo capolino nella mia mente; volevo raccontare la storia di due persone alla deriva che s’incontrano e si amano davvero, ma il cui amore non basta a risanare le ferite dell’anima”, spiega Bradley Cooper.

“Lady Gaga è straordinaria, ci siamo trovati subito a nostro agio ed abbiamo fatto un patto: io dovevo credere in lei come attrice e lei doveva credere in me come cantante. Et voilà! Dopo 42 giorni di riprese il film ha preso forma”Poi alza lo sguardo come fosse in cerca di un punto all’orizzonte e risponde alla mia domanda, ripetendola a voce alta per prenderne maggior coscienza.

Com’è stato cantare dal vivo?
“All’inizio ero terrorizzato. Mi sentivo come un bambino alla sua prima recita scolastica che cerca i genitori in platea per trovare coraggio!”
Già. La famiglia. Cooper è cresciuto nei sobborghi di Philadelphia nutrendo un amore sconfinato per il padre (mancato nel 2011).

“Aveva una grande passione per il cinema e l’ha sempre condivisa con me. Sai, da piccolo volevo assomigliargli. Quando andavo a scuola mi vestivo come lui e mi portavo appresso persino una valigetta simile alla sua! Ora tengo la sua fede nuziale appesa qui (mi mostrala collana al collo)… è come se mi ricordasse, inconsciamente, di dare sempre il meglio”.

Una breve pausa. Beve un sorso d’acqua e poi aggiunge: “Sono cresciuto davvero in una bella famiglia. La domenica a casa nostra era sempre un trionfo di cibo italiano; mia nonna faceva una pizza e delle lasagne incredibili! Adesso che ho una famiglia tutta mia (è fidanzato con Irina Shayk da cui ha avuto, due anni e mezzo fa, la piccola Lea), mi sento un uomo fortunato e felice. Sarà forse perché nelle mie vene scorre sangue mediterraneo?”[:]

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