Il Principato di Monaco è sempre più sostenibile

Il secondo stato più piccolo al mondo, secondo solo alla Città del Vaticano, è da sempre sinonimo di glamour e lusso
excellence magazine portier cove renzo piano

Il secondo stato più piccolo al mondo, secondo solo alla Città del Vaticano, è da sempre sinonimo di glamour e lusso. Con una superficie di appena due chilometri quadrati, il Principato di Monaco è però la vera capitale della vita mondana e del jet set internazionale.

Per non deludere i suoi raffinatissimi cittadini, da qualche tempo il piccolo Stato ha scelto di offrire soluzioni green ed innovative.

Renzo Piano e Portier Cove

Sono ben 46.000 i cittadini che abitano nel Principato e la tendenza non tende a diminuire.

Per far fronte alle crescenti richieste, il Principe Alberto II ha deciso di affidare all’archistar per eccellenza, Renzo Piano, la realizzazione del nuovo quartiere del Principato.

Si tratta di un progetto urbano residenziale dal nome Portier Cove, un nuovo, lussuosissimo, quartiere che ospiterà oltre 2500 nuovi monegaschi.

La prima pietra è stata posata nel 2016 e si conta di terminare il progetto entro il 2025.

Renzo Piano insieme a Valode&Pistre sta costruendo una vera e propria isola artificiale di sei ettari a largo delle coste del Principato.

La sostenibilità ed il rispetto per l’ambiente saranno protagonisti assoluti del progetto: non solo ci sarà un intero ettaro dedicato al verde, con un ampio parco progettato da Michel Desvignes, ma ci sarà anche grande attenzione a non danneggiare in alcun modo i siti marini protetti su cui sorgerà.

Portier Cove infatti offrirà ai suoi fortunati abitanti l’opportunità di vivere tra la Riserva del Corallo Rosso e la Riserva Naturale di Larvotto.

Massimiliano Fuksas e Fontvieille

Un altro maestro dell’architettura internazionale è stato chiamato a progettare un nuovo angolo green luxury del Principato di Monaco.

Il progetto parte dall’idea di costruire un complesso completamente immerso ed integrato con l’ambiente circostante.

Si prospettano forme che seguano i movimenti di onde e colline e colori, diversi per ogni piano dell’edificio, che richiamino quelli della natura, senza dimenticare il tripudio di giardini pensili.[:]

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