Il marchio di moda nato a Fidenza, dopo anni di crescita costante e di posizionamento sempre più alto nel mondo delle maison d’alta moda, ha deciso di dare una vera “sferzata green” al proprio marchio, lanciando la collaborazione con Patrick McDowell.
Il giovane stilista inglese si è fatto notare nel mondo dell’alta moda non solo per la sua creatività ma anche, soprattutto, per il suo lavoro sostenibile nel fashion.
Da questa collaborazione nasce Reimagine, una “capsule collection” che presenta i suoi due focus principali nel riciclo e recupero di capi non utilizzati da Pinko nelle precedenti collezioni.
Maglioni, blazer, pantaloni patchwork ma anche l’ormai iconica borsa Pinko vengono riviste e ridisegnate nell’ottica del riciclo e della sostenibilità, abbracciando lo stile creativo del designer emergente.
Patrick McDowell è riconosciuto ed apprezzato in tutto il mondo proprio per la sua capacità di reinventare e dare nuova vita a capi inutilizzati delle collezioni precedenti, trasformandoli in nuovi capi luxury.
Riutilizzando i capi delle precedenti stagioni, Pinko con Reimagine, ha voluto dare un forte messaggio di rispetto per l’ambiente e di capacità strategica di diminuire gli sprechi. Il ciclo virtuoso che si viene così a definire è chiamato upcycling, che significa proprio riutilizzare oggetti o capi in disuso per donargli nuova vita.
Il risultato di questa collaborazione, tuta puntata al green, è stato notevole: una collezione innovativa, fresca e piena di capi originali che ha saputo riutilizzare oltre mille metri di tessuto delle precedenti collezioni di Pinko.
Questo progetto è solo un primo passo verso la nuova svolta ecosostenibile della maison: rendersi consapevoli delle possibili strategie per migliorare ed abbattere emissioni e sprechi durante tutte le fasi produttive, non da ultimo quella creativa, è ciò che può portare ad azioni di miglioramento concrete non solo per l’alta moda ma anche, e soprattutto, per il pianeta.[:]