Belyaev Art Gallery apre al pubblico in Via Montebello 30 a Milano inaugurando la propria attività espositiva con un progetto monografico dedicato all’artista russo Alexander Belyaev (Mosca, 1927 – Milano, 2015), dal quale la galleria stessa prende il nome, proponendosi di diffondere e valorizzare il percorso e la produzione di questo pittore ancora poco conosciuto nel contesto italiano.
![Alexander Belyaev - Portofino](https://i0.wp.com/www.excellencemagazine.luxury/wp-content/uploads/2021/03/Alexander-Belyaev-2-Portofino.jpg?resize=696%2C336&ssl=1)
Alexander Belayev, un racconto attraverso il colore presenta una selezione di dipinti realizzati dalla fine degli anni Ottanta che traggono ispirazione dalla natura, dalle architetture classiche e dai luoghi con cui l’artista è entrato di volta in volta in contatto durante i suoi numerosi viaggi, influenzato dai Movimenti e dai principali protagonisti delle Avanguardie internazionali.
![Alexander Belyaev - Venere di Marte, 2005](https://i0.wp.com/www.excellencemagazine.luxury/wp-content/uploads/2021/03/Alexander-Belyaev-5-Venere-di-Marte-2005-60x80-cm.jpg?resize=696%2C498&ssl=1)
Personaggi mitologici e figure femminili danzanti o in posa, vedute e panorami interpretati con onirico lirismo, scorci di città con edifici e monumenti universalmente riconoscibili: tutti i soggetti ritratti da Belyaev sono caratterizzati da una presenza cromatica importante che diventa l’elemento fondamentale e più evidente di ogni opera, quello in grado di affascinare maggiormente e catturare lo sguardo.
![Alexander Belyaev, Cinque, 1987](https://i0.wp.com/www.excellencemagazine.luxury/wp-content/uploads/2021/03/Alexander-Belyaev-11-Cinque-1987-58x97-cm.jpg?resize=696%2C400&ssl=1)
Una ricerca sul colore che si spinge frequentemente oltre la realtà sensibile, prendendo le distanze dalla mera, algida rappresentazione di un soggetto per condurre nei territori del monocromo o all’impiego di innumerevoli varianti degli stessi pochi colori, oppure, all’opposto, a una giustapposizione basata su decisi contrasti.
Come suggerisce il curatore della mostra, Vittorio Schieroni, nel testo critico dedicato all’artista russo
[:]Alexander Belyaev, esploratore di stili, di mondi e culture, è giunto a elaborare un proprio linguaggio basato sull’armonica fusione di elementi solo apparentemente distinti, un racconto di bellezza e poesia che l’artista trasmette all’osservatore attraverso le infinite potenzialità del colore