“Non avendo trovato l’anima gemella, avevo trascorso il pomeriggio da Manolo Blahnik!” diceva Sarah Jessica Parker alias Carrie Bradshaw in una puntata di Sex and the City.
Chissà come reagirebbe la protagonista della serie tv ambientata a New York se sapesse che le collezioni del suo shoe designer preferito non saranno solo nei ripiani di qualche store ma anche in mostra?
Genio creativo e visionario, ma coerente con il suo inconfondibile stile raffinato, in oltre quarant’anni di attività, Manolo Blahnik è stato capace di tradurre idee e suggestioni in preziose creazioni che sconfinano nel mondo dell’arte. Non stupisce dunque se il direttore della Wallace Collection di Londra, Xavier Bray, l’abbia voluto celebrare in galleria con un’imperdibile esposizione per gli amanti della moda.
“An Enquiring Mind: Manolo Blahnik at the Wallace Collection” sarà in scena dal 10 giugno al 1° settembre 2019.
Fil rouge della mostra è il dialogo tra le creazioni di Blahnik e i dipinti della collezione permanente del Museo nazionale, fonte d’ispirazione di molteplici scarpe dello stilista.
Ogni stanza rappresenterà un tema chiave dell’attività dello stilista, dal teatro allo spettacolo. Circa 150 modelli dell’archivio sono così accostati alle opere collezionate a cavallo tra il 18° e il 19° secolo dalle marchesi di Hertford e Sir Richard Wallace e successivamente donate a fine ‘800 alla nazione dalla vedova Lady Wallace.
Le calzature disegnate per il film Marie Antoinette di Sofia Coppola saranno esposte accanto ad opere Rococo come L’altalena di Jean-Honoré Fragonard, in cui una fanciulla perde la sua scarpetta in volo, e Madame De Pompadour di François Boucher, che raffigura la cortigiana e amante di Luigi XV. Capolavori di Canaletto, Rembrandt, Tiziano, Rubens e Velazquez saranno accostati ad altre iconiche scarpe.
Nel percorso espositivo che si snocciola tra storia dell’arte e storia del costume, non mancheranno eventi d’approfondimento e talk il cui focus sarà il ruolo delle calzature nella produzione artistica e nei dipinti di Goya, nell’ottica di fornire un’esperienza coinvolgente al visitatore.[:]