Sostenibilità, un tema che è costantemente sotto i riflettori, una parola che ricorre ogni giorno nei nostri discorsi, un concetto che subito dopo essere parola deve mostrare elementi concreti, strategie, competenze affinché si trasformi in un vero agire.
Il nostro Magazine segue da ormai tre anni l’evolversi delle tematiche green e osserva con attenzione particolare ciò che accade nel mondo della moda, delle nuove tecnologie, dei progetti di economia circolare, della trasformazione degli scarti di produzione che possono diventare materie prime seconde, attraverso differenti modalità.
Per questo è stato creato un osservatorio, che ha dato origine agli Excellence Green Awards, che ogni anno analizza i progetti più innovativi e coerenti con quanto richiesto dal Green Deal 2030/2040, premiando le eccellenze che si sono distinte per l’attenzione e la cura dell’ambiente, nel corso della Excellence Green Night.
Nell’ambito di questo progetto abbiamo incontrato Andrea Martini, Ceo di Italconcia, una realtà conciaria del distretto di Santa Croce sull’Arno, in Toscana, specializzata nella lavorazione della pelle di vitello. Italconcia nasce dal sogno di Pietro Martini, giovane apprendista, che nel 1953 immaginò di creare una realtà produttiva di alta qualità.
Andrea Martini, che sta portando avanti l’impresa familiare, ha fortemente sviluppato le attività di ricerca puntando sul binomio innovazione-qualità, indirizzando gli investimenti verso le tematiche della sostenibilità ambientale, del risparmio energetico, della produzione ecosostenibile, fino al recupero degli scarti di produzione.
Italconcia si pone l’obiettivo di diventare un partner per i propri clienti, con cui intende condividere un reale percorso verso l’economia circolare.
Andrea, sono stati fatti grandi passi avanti in Italconcia in questi ultimi anni, ci racconti i nuovi progetti?
La nostra attività deve inevitabilmente evolversi, osservando ciò che la normativa europea richiede di rispettare per diminuire e se possibile azzerare l’impatto ambientale delle produzioni conciarie.
Siamo partiti da questo, dalla necessità di produrre un pellame che fosse realmente naturale, meglio che fosse bio based, cioè senza materie provenienti dall’industria del petrolio e sostanze nocive o dannose per l’uomo e l’ambiente.
E ci siete riusciti?
Si, con molto orgoglio e con l’umiltà che ha sempre contraddistinto il nostro modo di fare impresa, posso affermare che il nostro nuovo prodotto BBL BioBasedLeather® soddisfa e anticipa i tempi di adeguamento alle norme previste dal Green Deal Europeo 2040, spingendosi oltre ai requisiti di biocompatibilità, essendo bio al 97%.
L’intero ciclo di vita del prodotto (from-cradle-to-grave) è carbon neutral ed il processo produttivo utilizza unicamente energia proveniente da fonti rinnovabili.
Il Carbon Footprint è minimizzato grazie alla tracciabilità ed alla forte governance della supply chain.
Immagino ci sia stato un grande lavoro di ricerca e importanti investimenti nel ciclo produttivo…
Due anni di studi e di test con i principali istituti di ricerca del nostro territorio, che ci hanno consentito di produrre BBL BioBasedLeather®. Una pelle realmente pulita.
Abbiamo inoltre analizzato uno dei bisogni principali dei nostri clienti: lo smaltimento degli scarti di produzione.
E’ da questo bisogno che è nato il nostro progetto Be Future, un progetto di economia circolare che prevede il recupero degli scarti di produzione e il loro smaltimento attraverso processi innovativi che trasformano la materia prima in materia prima seconda.
Mi spieghi meglio?
La nostra conceria lavora con i principali gruppi del lusso, realtà molto attente alle tematiche della sostenibilità, alla green economy e più in generale alla salvaguardia del pianeta.
BBL BioBasedLeather®, essendo una pelle naturale, consente un totale recupero degli scarti di produzione che vengono trasformati in una nuova materia prima seconda: il biofertilizzante.
In questo modo Italconcia vuole sviluppare una solida partnership con i propri clienti, con i quali vuole stringere una vera alleanza che ha effetti positivi sull’ambiente, sul territorio e sulle persone.
Come intendete agire sul territorio?
Il nostro sogno è creare uno spazio verde accanto alla conceria da adibire a parco, piantumato solo con essenze toscane. Sarà un nuovo polmone per il nostro comune messo a disposizione dei cittadini e ci aiuterà ulteriormente a compensare le emissioni di Co2.
Il nostro modo di fare impresa è caratterizzato da piccoli passi, camminiamo quando siamo certi di avere raggiunto risultati reali. BBL BioBasedLeather® è una rivoluzione nel mondo della pelle, in grado di coniugare elevate performance tecniche e rispetto per l’ambiente.
Show room aperto, ci vuoi dire di cosa si tratta?
Durante questa settimana, che anticipa Linea Pelle – importante appuntamento del nostro settore, che si tiene a Milano – abbiamo invitato i nostri clienti a visitare lo show room che è stato allestito, per l’occasione, come un vero giardino.
Ci sembra essere l’ambiente ideale per confrontarci sul nostro nuovo progetto e per far toccare con mano il pellame BBL BioBasedLeather®[:]
