Si fa presto a dire eccellenza

Coinvolgere i cinque sensi, accarezzare il palato, deliziare la vista con un bouquet di sapori.
Rigorosamente made in Italy. Memorie di un viziato d’eccezione. Con la passione per tutto ciò che è eccezionale.

Se esiste una certezza a questo mondo è che il lusso passa dalla materia prima. Se per lusso si intende solo ciò che non è destinato a nessun altro se non a chi è in grado di goderselo ed ha anche tempo, modo e cultura per apprezzare ciò che prima ancora di essere comprato o venduto, è stato selezionato all’interno di un sistema che non ammette eccezioni.
Eccezioni no, eccellenze sì. Eccellenze di una terra che non è avara di accoglienza, contaminazioni culturali, percorsi di palato. Con una tradizione che associa la tavola, la buona (prendete fiato) tavola ad un atto d’amore.
Difficile immaginare in uno stivale pieno zeppo di memorie di gola, un sistema 3.0 che giochi, come una macchina del tempo, a tracciare il fil rouge tra ciò che viene dalla terra e ciò che solo chi ha la forza di rapportarsi con l’intangibile è in grado di decifrare.
In questo panorama colto e goloso nasce la piattaforma Excellence Delights scent of Italy: un organo acuto, selettivo, contemporaneo, che osserva la materia e la plasma, secondo i più moderni dettami del sedersi a tavola, che si tratti di snack (e che snack!), di occasioni memorabili o di quello che prima ancora di essere cibo per nutrire è cibo per l’anima. E lo fa seducendo il palato con quei codici che già di per sé rappresentano la password per uno wow d’ufficio che tanto d’ufficio non è più. Perché anche nell’eccellenza c’è un Olimpo, e per chi non c’è stato l’Olimpo sta esattamente qua.
Sì perché si fa presto a dire caviale e pensare a echi d’Oriente o alla sempre più vicina quanto lontana Russia, ma dire Caviale Italiano riempie la bocca a gr di grani, in un modo più autentico, fiero, profumato. Il gusto è delicato ma deciso, gentile ma originale, con una sua personalità visiva e olfattiva che prende in prestito tutte le sfumature del grigio senza passare dalla violenza di un sapore prepotente eppur con carattere.


Capitolo salmone: la maison mi ha fatto conoscere il cubo di Salmone formato da salmone scozzese, salmone norvegese, salmone selvaggio e salmone Volga, preso in prestito da un’antica ricetta Russa, che nel matrimonio italiano ha trovato una nuova ragion d’essere.
Il bon ton suggerisce un solo ingrediente che dall’antipasto al dessert può essere ripetuto, ed è sua maestà il tartufo. Si può immaginare di replicare tutto, tranne lui. E si può declinare, sempre che se ne abbia la maestria, avvicinandolo agli ingredienti più compatibili per esaltarne aroma e profumo. Da godere con gli occhi, il naso, la bocca e da lì dritti al cuore, sono partito con il Puro di Tartufo (l’unico al 100%) che si gode su di un grissino, per conversare con il riso con pepite di tartufo e terminare con un miele con scaglie di tartufo. Mi si perdoni la ripetizione del termine, ma più lo dico più la memoria mi offre generosa un momento in più di piacere assoluto. E se c’è qualcuno che non perdona quando si tratta di buona tavola, quello sono io.

Per info: marketing@excellencemagazine.luxury

By Nicola Santini

Nicola Santini, giornalista e conduttore televisivo, è considerato uno dei massimo esperti di etichetta e galateo internazionale. Autentica Food Authority, è autore di libri di cucina e bien vivre.

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