Sabato 27 ottobre 2018, nel celebre salone del “Ridotto” dell’Hotel Monaco & Grand Canal, si è tenuto il II Gala benefico organizzato dal Club Amitié sans Frontières di Venezia.
Il Club ASF di Venezia è un’emanazione di ASF International, Associazione costituita nel Principato di Monaco nel 1991 dalla Signora Régine Vardon West sotto la Presidenza d’Onore di S.A.S il Principe Sovrano Alberto II.
Il principale obiettivo di ASF, sin dalla sua creazione, è di sostenere cause umanitarie in tutto il mondo.
Con questa cena di beneficenza il Club di Venezia ha scelto di sostenere il VIMM – la Fondazione Ricerca Biomedica Avanzata Onlus con sede a Padova.
Lo scopo – dichiara Claudia Baggio, Presidente di ASF Venezia – è di raccogliere fondi con i quali ci proponiamo di sostenere le attività di una realtà locale che costituisce oggi uno dei poli d’eccellenza a livello internazionale per le ricerche svolte nel campo della biologia cellulare e molecolare.
Alla serata hanno partecipato oltre 160 ospiti, tra i quali i Presidenti dei Club ASF delle principali città italiane, una delegazione di ASF del Principato di Monaco e di Tokyo, accanto a illustri imprenditori e professionisti del territorio.
Il Gala ha visto due importanti collaborazioni, quella di Antonia Sautter Creations e The Merchant of Venice, due marchi della venezianità più raffinata ed esclusiva che hanno permesso agli ospiti di rivivere gli antichi fasti della Serenissima tra i costumi più rappresentativi di Casanova, del Doge e della Dogaressa e, contemporaneamente, di riscoprire le alte tradizioni dell’arte profumatoria veneziana.
Per rivivere quello che al tempo era il “Ridotto”, ovvero la più antica casa da gioco europea dove avvenivano incontri d’affari e amorosi nell’anonimato più totale, è stato offerto agli ospiti di indossare una maschera, appositamente realizzata da Antonia Sautter.
La serata è poi proseguita con la cena di gala negli attigui saloni, tra le decorazioni dei tavoli illuminati solo dalla luce soffusa delle candele, sempre con lo spirito di ricreare le atmosfere di sogno e mistero che dominavano il Palazzo, vero e proprio monumento della Venezianità per una storia lunga oltre otto secoli e che ha ripreso vita per una sera, in nome dell’amicizia e della solidarietà.
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