PER CELEBRARE LA 65a EDIZIONE, BRAFA METTE ALL’ASTA CINQUE BLOCCHI DEL MURO DI BERLINO
La 65a edizione di BRAFA, che si svolgerà dal 26 gennaio al 2 febbraio 2020, sarà celebrata con un’eccezionale asta benefica di cinque blocchi del Muro di Berlino.
Il ricavato sarà interamente devoluto ad altrettanti beneficiari (associazioni e musei) attivi nel campo della ricerca sul cancro, dell’integrazione delle persone con disabilità e, naturalmente, della conservazione del patrimonio artistico.
Un’iniziativa che valorizza la caratteristica no-profit del BRAFA e lo spirito dell’Associazione degli Antiquari del Belgio che promuove l’evento.
BRAFA ha proposto per ogni edizione un ospite d’onore, tra musei, fondazioni e artisti internazionali. Nel 2020, in occasione della sua 65a edizione, BRAFA ha sostituito l’ospite con un’asta di beneficenza.
Questi pezzi sono stati acquisiti appositamente già nel 2018, in previsione del trentesimo anniversario della caduta del Muro celebrato il 9 novembre 2019. I blocchi arrivano dall’Hinterlandmauer, la parte del muro che ha formato il primo recinto sul lato est, per una lunghezza totale di 68 km. I blocchi sono stati smantellati dalle forze armate dell’ex Repubblica Democratica Tedesca (RDT) durante i lavori di demolizione dopo la caduta del Muro e sono stati poi acquistati e riutilizzati da una società di lavori pubblici situata alla periferia di Berlino. Con un’altezza di 3,8 mt, una larghezza di 1,2 mt e un peso di 3,6 tonnellate ciascuno, sono decorati su entrambi i lati da graffiti realizzati in diversi periodi da artisti anonimi.
I cinque blocchi saranno collocati nel padiglione centrale del Tour & Taxis e offerti secondo una formula d’asta che sarà riservata ai visitatori dI Brafa per tutta la durata della manifestazione. Il ricavato della vendita sarà interamente devoluto a cinque associazioni benefiche. In particolare per la ricerca sul cancro all’associazione Télévie guidata da RTL-TVI e all’organizzazione Kom op tegen Kanker; per l’integrazione dei disabili all’associazione CAP48 della RTBF e all’organizzazione no-profit Hart voor Handicap. Una quinta parte infine verrà devoluta alla conservazione del patrimonio artistico. Due i progetti: il sostegno all’allestimento di una nuova sala per mummie precolombiane al Museo del Cinquantenario, nonché il contributo al restauro del giardino d’inverno di Victor Horta per Jean Cousin in una delle sale del Museo dell’Art Nouveau.
L’iniziativa nasce per ribadire l’identità del BRAFA, un’associazione senza scopo di lucro e non una società commerciale. Una caratteristica rara nel panorama delle grandi fiere d’arte contemporanee, che contribuisce in modo significativo anche allo spirito dell’evento. L’obiettivo di BRAFA non è quello di realizzare profitti, ma di organizzare il miglior evento possibile riunendo le gallerie più prestigiose d’Europa e attirando il maggior numero di collezionisti e visitatori stranieri.