La National Italian American Foundation (NIAF), la piรน grande e fedele rappresentante degli oltre 20 milioni di cittadini Italo Americani che vivono negli Stati Uniti, ha festeggiato a inizio novembre il suo 42ยฐ anno di attivitร con un weekend ricco di eventi, culminato a Washington con la consegna dei Niaf Awards. Per conoscere meglio la NIAF, abbiamo intervistato Gabriel Battista.
Sig. Battista, pochi mesi fa lei รจ stato nominato Chairman di Niaf. Come vive questo incarico che, nonostante il prestigio, porta con sรฉ un carico di grande responsabilitร ?
La prima responsabilitร รจ compiere la missione di Niaf.ย Siamo riusciti ad ampliare il bacino di utenza: abbiamo ottenuto grandi risultati negli ultimi anni con lโutilizzo dei social media e abbiamo portato molta piรน gente con discendenza italo-americana cosรฌ come americani senza alcuna discendenza, a conoscenza di ciรฒ che siamo e cosa facciamo. Abbiamo fatto grandi progressi negli ultimi anni. La seconda responsabilitร รจ la sicurezza finanziaria che deve rimanere anche quando gli attuali Chairman e i membri del Board saranno andati via. Vogliamo che Niaf sia qualcosa che esisterร per lโeternitร , cosรฌ dobbiamo essere sicuri di essere finanziariamente solidi.. Ciรฒ significa avere benefattori in abbondanza per coprire le spese, cosa che stiamo accadendo con molto successo. Con Mrs Harrison siamo sulla stessa lunghezza dโonda: condividiamo gli stessi principi e capiamo lโimportanza di Niaf. Eโ un incarico prestigioso ma di grande responsabilitร e prendiamo questo incarico molto seriamente.
Qual รจ oggi il ruolo di Niaf negli Stati Uniti?
Il ruolo di Niaf puรฒ essere spiegato meglio nei tre punti principali della nostra missione. Primo, preservare lโereditร e la cultura italo-americana. Sono stato benedetto dal fatto che i miei genitori siano nati in Italia e credo che la cultura in cui sono cresciuto mi abbia aiutato facendomi diventare un uomo di successo. Vogliamo conservare la nostra ereditร e la cultura che gli Italo Americani hanno portato negli Stati Uniti. Secondo, promuovere unโimmagine positiva della gente Italo-Americana. Vogliamo che il mondo e gli Stati Uniti la conoscano e possano rappresentarci nel miglior modo possibile. Terzo, vogliamo rafforzare i nostri legami tra Stati Uniti e Italia. Per questo pochi anni fa abbiamo iniziato a selezionare la Regione dโOnore. Lo scorso anno il Piemonte, questโanno la Sicilia. Quello che vogliamo fare รจ stringere non solo legami personali ma anche stringere rapporti di affari. Abbiamo aumentato i nostri contatti in Italia attraverso le relazioni con le regioni.
Quanto influisce la sua lunga attivitร nel mondo delle telecomunicazioni per promuovere oggi unโimmagine piรน veritiera degli italo-americani che negli ultimi 50 anni hanno raggiunto negli Stati Uniti i vertici in qualsiasi campo, dalla politica al mondo giuridico, dallโeconomia alla scienza e al mondo accademico, dalle arti allo spettacolo e al cinema.
Siamo definitivamente nel digitale 21ยฐ secolo. Molto di quello che facciamo รจ online, se guardiamo la nostra pagina Facebook si vedranno le cose che facciamo e presentiamo, e sono tutte coerenti con la nostra missione. Abbiamo realmente portato i nostri valori a giovani interessati, siano essi Italo Americani o altro, attraverso i media digitali. Ora abbiamo contatti con piรน di 300.000 persone a cui possiamo dare informazioni disponibili con una notifica immediata, cosa impossibile non solo per noi ma per moltissima gente anche solo 10 anni fa. Prendiamo molto seriamente la nuova era digitale e la utilizziamo a supporto dei nostri obiettivi. Certo che, facendo parte di quellโambiente, ho supportato tutto questo prima di diventare Chairman e ora continueremo a farlo in due, e ad ampliare il settore perchรฉ รจ molto importante.
Uno dei compiti di Niaf รจ quello di promuovere e rafforzare i rapporti economici tra Stati Uniti e lโItalia. In che modo lavorate per far sรฌ che questo avvenga?
Prima di tutto qui negli Stati Uniti abbiamo un forte legame con lโAmbasciatore Varricchio. Sono stato nella sua residenza due volte il mese scorso. Una per conoscere delle persone, sebbene certamente le avessi giร incontrate in precedenza. La seconda volta, molto importante, cโera una delegazione Italo Americana del Congresso, sia Senatori che Deputati. Sul territorio americano siamo molto vicini allโAmbasciatore e a quello che fa. Ai primi di novembre, ci sarร un cocktail party nella sua residenza privata dove รจ stato invitato il Board con altre personalitร : i nostri legami sono molto stretti, quando il Primo Ministro Italiano รจ venuto negli Stati Uniti, siamo stati invitati alla Casa Bianca. Ci sono molte cose che facciamo da questa parte dellโoceano. Dallโaltra parte, abbiamo ora un nuovo Ambasciatore, Mr Eisenberg, arrivato da poche settimane. Attraverso lโAmbasciatore, in Italia abbiamo sostenuto molti progetti, soprattutto borse di studio e progetti che lโAmbasciatore pensa siano utili per rafforzare il nostro sostegno allโItalia. Abbiamo forti rapporti nel mondo del business in quasi tutte le regioni e abbiamo persone sul territorio che sono anche nel nostro Board. Una volta lโanno andiamo in una regione in particolare per incontrare gli imprenditori e trascorrere del tempo lรฌ. Penso che oggi il riconoscimento di Niaf in Italia รจ probabilmente al piรน alto livello di sempre perchรจ cerchiamo veramente di stringere legami veri e importanti tra Stati Uniti e Italia.
In occasione del terremoto dellโAquila del 2009 cosรฌ come per Amatrice lo scorso anno, Niaf รจ andata subito in aiuto delle popolazioni colpite dal terremoto con importanti donazioni. Come avete scelto i progetti da finanziare per la ricostruzione di quei territori?
Stiamo cercando di rifare quello che abbiamo fatto a LโAquila dove abbiamo dato un contributo, eย lavorando ย con il Dipartimento di Stato Americano e con il Governo Italiano abbiamo costruito un piccolo dormitorio nel campus universitario. Ad Amatrice abbiamo raccolto ancora soldi e stiamo seguendo tutto il processo per essere sicuri che il denaro sia speso per qualcosa di veramente importante โ puรฒ non essere un edificio, puรฒ non essere un monumento ma dobbiamo essere sicuri che il denaro sia speso per qualcosa a lungo termine. Abbiamo cominciato a discuterne, dovevamo incontrarci in Ottobre ma abbiamo deciso di aspettare che il nuovo Ambasciatore, Lew Eisenberg, arrivasse in Italia, ed avere il suo consiglio su come distribuire il denaro raccolto. Cโรจ stato un piccolo ritardo ma speriamo di poter procedere nei prossimi mesi e destinare il denaro ad un fine utile. Vogliamo proseguire la strada iniziata a LโAquila lavorando con il Dipartimento di Stato Americano e il Governo Italiano nella regione colpita.
Il suo mandato รจ appena cominciato. Quali sono i suoi prossimi obiettivi alla guida della Niaf?
I miei obiettivi sono, primo, continuare a rendere effettiva la missione della Niaf. Questo รจ molto chiaro. Secondo, continuare ad essere finanziariamente sostenibili. Terzo, aumentare le cose che possiamo fare per rappresentare al meglio lโereditร culturale italiana. Supportiamo eventi in parti differenti degli Stati Uniti, collaboriamo con altre organizzazioni italo-americane che hanno la stessa nostra visione e continuiamo a crescere per continuare ad essere una Fondazione di rilievo. Siamo unโorganizzazione nazionale, non siamo una Loggia o una societร del mutuo soccorso, siamo qui per preservare le nostre radici e la nostra cultura.
by Francesca Macchia