Conosciuta come La Grande Dame, icona della tradizionale ospitalità marocchina e insieme esempio della continua reinvenzione di una cultura, La Mamounia di Marrakech si svela più bella che mai nel restyling curato da Patrick Jouin e Sanjit Manku.
La Mamounia è l’hotel da favola che si perde in un mondo segreto fatto di cortili adornati da colonne e fregi moreschi, ulivi secolari, roseti, aranci e un altro migliaio di specie di piante che ne fanno il fiore all’occhiello e da da sempre caratterizzano l’hotel cinque stelle come una vera leggenda che dura da 97 anni.
La struttura si sviluppa proprio intorno agli otto ettari di giardino che furono il regalo di nozze del re al figlio, il principe Al Mamoun, nel XVIII secolo. Nel 1923 l’oasi fu trasformata ne La Mamounia, un albergo che fondeva architetture arabe e andaluse a influenze Art Deco.
L’Asiatique di Jean-Georges Vongerichten, subentrato al posto dell’ex ristorante italiano offre un menu connotato da influenze cinesi, giapponesi e thailandesi.
Vero must della struttura sono certamente le due piscine. Quella esterna, immersa nel giardino, e quella interna inserita in un’architettura moresca con volte, colonne e mosaici policromi.