Regenesi, campione manifatturiero di economia circolare

“Gli oggetti non vivono una sola volta”. Lo sa bene Maria Silvia Pazzi, numero uno di Regenesi, azienda leader del post consumer luxury, premiata lo scorso 16 maggio a Roma come “Best performer dell’economia circolare 2019” nella categoria PMI Manifatturiere

“Gli oggetti non vivono una sola volta”. Lo sa bene Maria Silvia Pazzi, numero uno di Regenesi, azienda leader del post consumer luxury, premiata lo scorso 16 maggio a Roma come “Best performer dell’economia circolare 2019” nella categoria PMI Manifatturiere.

Nella prima edizione di questo importante concorso nazionale dedicato alla cultura industriale sostenibile, promosso da Confindustria e declinato in sette categorie, sono state circa 160 le aziende in gara.

Il brand bolognese dal tocco “etico”, che trasforma rifiuti in bellezza, ha arricchito il binomio tutto italiano ‘bello e ben fatto’ con il suo marchio di fabbrica, ‘design e rigenerato’.

 

In qualità di leader, nel contesto italiano dell’economia circolare, sta attraversando una straordinaria fase del suo percorso evolutivo, tanto in termini di notorietà, quanto di innovazione tecnologica.

Contiamo di consolidare anche per il 2019 una crescita a due zeri

ha raccontato la fondatrice e CEO di Regenesi Srl, Maria Silvia Pazzi, unica imprenditrice donna a essere salita sul gradino più alto del podio.

Nel 2018, il giro d’affari di Regenesi ha registrato un’impennata a due cifre (+49%), con l’Italia che rappresenta ancora il mercato di riferimento

soprattutto perché i principali clienti sono i brand con cui collaboriamo che, pur contando su una rete di distribuzione su scala mondiale, per noi valgono come clienti italiani

spiega Pazzi.

Al di fuori dei confini nazionali l’azienda sta riscuotendo grande successo in Australia, Giappone e Stati Uniti, mentre in Europa l’attenzione è principalmente riscontrata di Francia e Germania.

Fondata oltre 10 anni fa nel capoluogo emiliano, Regenesi collabora con designer di fama internazionale con i quali dà nuova vita a materiali riciclati, trasformandoli in accessori moda, oggettistica per la casa e per l’ufficio, tutti a loro volta riciclabili.

 

Un campione di sostenibilità che si dimostra sensibile e attento alle tematiche ambientali e sociali anche attraverso una politica distributiva mirata.

Da sempre realizziamo partnership con i più importanti shop di musei di prestigio internazionale come la Triennale di Milano, il Pompidou a Parigi o il Museo d’Arte Moderna a Chicago oppure scegliamo concept store come 10 Corso Como

prosegue Pazzi.

Da qualche tempo, l’azienda ha anche aperto al canale retail attraverso la formula del temporary store e dello shop-in-shop. La distribuzione monomarca rappresenta la vera sfida futura di Regenesi che, entro il 2020, vuole inaugurare punti vendita nelle principali vie del lusso, “per cui non escludiamo di valutare nuove alleanze, includendo partner autorevoli che ci supportino nella fase di scale up

specifica Pazzi.

Intanto, conclude

nel 2019 prevediamo il lancio nel Nord Europa in Paesi come Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia, attraverso collaborazioni strategiche con partner distributivi locali

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