MFW Fall 2020-21: Bottega Veneta tra intreccio e frange

Che Daniel Lee abbia dimostrato di avere stoffa non è un segreto. Ha fatto incetta di premi ai British Fashion Awards 2019, dove è stato acclamato il suo lavoro per Bottega Veneta, maison nella quale è approdato alla direzione creativa da solo poco più di un anno e mezzo e responsabile, oltre di un rinnovamento dello stile, anche di un’impennata delle vendite

Che Daniel Lee abbia dimostrato di avere stoffa non è un segreto. Ha fatto incetta di premi ai British Fashion Awards 2019, dove è stato acclamato il suo lavoro per Bottega Veneta, maison nella quale è approdato alla direzione creativa da solo poco più di un anno e mezzo e responsabile, oltre di un rinnovamento dello stile, anche di un’impennata delle vendite.

Non stupisce, dunque, che per la sfilata Fall 2020-21 di Bottega Veneta l’aspettativa era decisamente alta, considerato il recente successo nella cerimonia a Londra, che ha proclamato lo stilista britannico designer dell’anno, tra i vari titoli di vittoria.

Sebbene Lee abbia iniziato il suo percorso nella casa di moda rivoluzionandone in toto l’immagine, partendo dal feed del profilo Instagram e le campagne advertising fino all’estremizzazione del famoso motivo intrecciato in una versione over e osando addirittura escluderlo nella clutch Pouch, il designer torna a rispolverare l’heritage del marchio per la prossima stagione invernale.

L’intrecciato ritorna così in auge in chiave contemporanea, ovvero nella versione double face che evidenzia la squisita lavorazione artigianale delle strisce di pelle sia all’esterno che all’interno degli accessori. Effetto Lee, che si riflette anche nei sandali con tacco alto arricciato ergonomicamente intorno alla caviglia realizzato con il processo di stampa 3D.

La collezione, in generale, è orientata verso il concetto di fluidità e morbidezza delle forme. Una scelta stilistica influenzata sia dall’esplorazione di Daniel Lee degli archivi del marchio, portavoce nei primi anni di una moda confortevole e morbida appunto, sia dalla generazione dei Millennials in cui rientra il creativo britannico, che predilige la linea streetwear e di capi in grado di far sentire eleganti e al contempo a proprio agio.

Silhouette rilassate per il menswear e per il prêt-à-porter donna, dunque, dove protagonista è la maglia proposta sia per il giorno che per la sera. Lo show è aperto da tre modelli in total black, che lasciano la passerella alla prima modella in un capospalla anch’esso nero. Sembra che il minimalismo e il colore non colore siano il fil rouge della sfilata, ma le incursioni cromatiche del giallo lime, del viola e del rosso e le frange fanno subito cambiare rotta.[:]

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