Los Angeles è stata in questi giorni il centro del mondo sia per la cerimonia di apertura degli attesi Oscar sia per la sfilata di Tom Ford.
Tanto glam anni novanta e abiti che hanno fatto la storia dei successi che Tom Ford ha ottenuto in Italia come direttore artistico di Gucci e che esprimono il concept “chic, possibly slightly stoned and very sensual”
Tom Ford si è lasciato affascinare da una fotografia di Bob Richardson del 1967, che ritrae il barone Alexis De Waldner e Donna Mitchell intenti a condividere una sigaretta o un joint – un’immagine di cui il designer dice «For me it’s very L.A.» -, facendo salire in pedana abiti supersexy in velluto viola o azzurri, abbinati a camicie in raso, giacche maculate, top e gonne, tra cui i modelli longuette in denim patchwork con orlo svasato.
Se la donna di Tom Ford predilige il casual per il giorno, con pantaloni da jogging da portare con top asimmetrici e calzature open toe dal tacco vertiginoso con calzino ton sur ton, di sera si veste da femme fatale, prediligendo abiti languidi, in pizzo o tessuto semitrasparente, decorati da cristalli e trattenuti da fiocchi neri che creano una scollatura a goccia, o contraddistinti da audaci spacchi sui fianchi.
Lo show si conclude sulle note Killing Me Softly dei Fugees, altro ricordo iconico degli anni Novanta, e con Bella Hadid vestita con uno splendido abito da sposa.
Forse mi sento particolarmente romantico in questa stagione e, infatti, per la prima volta il mio finale è affidato a una sposa
ha rivelato Tom Ford
Un segno di speranza
ha aggiunto
di cui penso tutti abbiamo bisogno in questo momento
Ad assistere al big event da un lato il mondo della musica – da Jennifer Lopez a Miley Cyrus con il fidanzato Trace e a Ciara – e dall’altro lo star system del cinema: in pole position Renée Zellweger, candidata e poi vincitrice della statuetta come Miglior Attrice per Judy, Demi Moore con la figlia Rumer Willis, Kate Hudson e Lisa Bonet con il marito Jason Momoa.
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