Sguardi senza tempo è il tema del nuovo allestimento proposto dalla Galleria Canesso, in Piazza Riforma a Lugano. Dal 20 novembre al 28 febbraio si potranno ammirare, tra l’altro, le Madonne con bambino del Maestro di Camporgiano, di Lorenzo di Giovanni di Nofri e lo Sposalizio mistico di Santa Caterina di Denys Calvaert.
L’ingresso è libero e una persona sarà sempre a disposizione per spiegare i dipinti.
Lo sguardo è come una finestra sull’anima che mostra le emozioni e i sentimenti che abitano nel cuore dell’Uomo.
Nella Madonna del Maestro di Camporgiano lo sguardo di Maria, ieratico, fermo, velato di tristezza, ci trasporta in un mondo astratto, atemporale e ci conduce in uno spazio interiore dove, il drammatico destino di Gesù, si sta già consumando. L’oro della tavola, il rosso dell’abito della madonna, l’arancio disseminato di foglie d’oro del mantello di Gesù, le bulinature delle aureole rendono questa tavola un oggetto prezioso e raro.
La tavola di Lorenzo di Giovanni di Nofri ci riporta invece nella splendida e luminosa Firenze di Lorenzo il Magnifico, Botticelli e Lippi. In questo colmo da camera, destinato alla preghiera nell’intimità domestica, lo sguardo delicato e i lineamenti armonici del volto della Madonna rendono umano il divino. La Vergine, immersa in un’atmosfera tersa e cristallina, adora il piccolo Gesù, volgendo su di lui uno sguardo dolce e colmo d’affetto.
Sul finire del Cinquecento, ne Lo sposalizio mistico di Santa Caterina, la Madonna diventa invece una donna del tutto terrena, animata dalle preoccupazioni di una madre. Il piccolo Gesù, con le gote arrossate dalla timidezza, cerca rifugio e conforto tra le braccia di Maria. La Madonna lo sostiene e, con uno sguardo tra il divertito e il preoccupato, veglia affinchè il figlio compia bene il proprio dovere.[:]