Ci sono cose nell’arte che non potrai mai scoprire se non entrando nello studio di un artista
L’arte piace a molti, ma incontrare l’artista nei luoghi in cui vive e lavora è un altro tipo di esperienza. Immaginate di arrivare nella zona industriale di Varese, un’area collinare con diverse attività dismesse e fatiscenti e altre ancora funzionanti, una ex linea ferroviaria e il fiume Olona che scorre verso il fondovalle.
Qui, tra i capannoni, risuona ottima musica da un fabbricato senza insegna.
È la home gallery di Andrea Albanese, artista, scultore, interior designer. Al di là di ogni definizione sicuramente uno degli artisti più interessanti di tutto il territorio.
Andrea Albanese è un autodidatta, uno di quelli che come si dice, si è fatto da solo. Una capacità mortificata dai casi della vita, poi l’incontro che ti cambia l’esistenza -quello con Emilio Tadini*- mentre dirigeva una palestra. Da oltre quindici anni si racconta a tutti coloro che gli fanno visita, per incontrare un artista che non intende seguire i dettami delle mode. La sua è un’arte raffinata, che vive di strati di materia pazientemente depositate su tele e oggetti.
Nello studio di Andrea Albanese la conversazione è piacevole, l’atmosfera è quella intima di un caffè goduto insieme. Poi l’occhio si ferma da qualche parte ed è amore a prima vista e ci si porta a casa un pezzo delle emozioni vissute quel giorno.
La nuova serie che rende protagonisti i libri ha già conquistato molti appassionati in Italia e all’estero, nonché molti interni di prestigiose griffe del lusso. Suo infatti il grande pannello del nuovo Atelier Misani di via Cusani 9 di cui ha curato l’intero allestimento.
Andrea Albanese salva i libri dal macero. Sovrappone materia alle parole scritte, cancella e nello tesso tempo recupera memorie, frammenti, storie. Aggiunge spesso delicate miniature che diventano i nuovi personaggi del libro. Queste piccole figure fanno nascere una narrativa senza tempo, libera di narrare qualunque storia.
*Emilio Tadini (1927 – 2002) è stato un pittore, scrittore e traduttore italiano, presidente dell’Accademia di belle arti di Brera dal 1997 al 2000.
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