Il Museo delle Culture ha inaugurato il nuovo spazio espositivo Mudec Photo, dedicato alla fotografia d’autore, con la mostra Animals di Steve McCurry.
Un progetto espositivo curato da Biba Giacchetti che ci presenta sessanta immagini da osservare in modo libero, senza dover seguire un percorso preciso, scattate in tutto l’arco della lunga carriera del fotografo americano.
Le prime immagini della raccolta risalgono al 1992, quando McCurry si trovava in Kuwait a documentare la tremenda devastazione ambientale e faunistica causata dalla Guerra del Golfo. La famosa fotografia “Camels in burning oil fields” (che gli valse anche un World Press Photo Award) risale infatti a quell’epoca.
Non sono solo animali in pericolo quelli immortalati da McCurry.
Vi sono animali che aiutano l’uomo a sopravvivere svolgendo parte del duro lavoro agricolo, animali da compagnia, animali selvatici o addomesticati.
L’idea della mostra nasce dopo anni in cui l’attività del photoreporter si è principalmente concentrata sull’essere umano nelle sue più svariate declinazioni e dalla presa di coscienza, avvenuta ripercorrendo il suo lavoro, che spesso alla specie umana si accostano specie animali.
Ciò sembra averlo portato a riflettere sul fatto che il mondo non ci appartiene, che lo condividiamo con moltissime altre creature con le quali, però, non condividiamo le medesime responsabilità. Siamo infatti gli unici davvero in grado di agire sull’ambiente che ci circonda, distruggendolo o, al contrario, cercando di difenderlo. Un tema assolutamente attuale e importantissimo che è sempre bene riportare all’attenzione.
Animals ci invita a riflettere sul fatto che non siamo soli in questo mondo
spiega la curatrice della mostra Biba Giacchetti che prosegue
[:]in mezzo a tutte le creature viventi attorno a noi. Ma soprattutto lascia ai visitatori un messaggio: ossia che, sebbene esseri umani e animali condividano la medesima terra, solo noi umani abbiamo il potere necessario per difendere e salvare il pianeta